Questione termovalorizzazione, si intensifica il dibattito dopo gli interventi nei giorni scorsi di esponenti locali di maggioranza e opposizione u alcune dichiarazioni del segretario regionale di Rifondazione, Vinti. Lo stesso Stefano Vinti torna in una nota sulla questione: dopo aver ribadito che lo smaltimento dei rifiuti non può essere basato sulla termovalorizzazine ma su una massiccia raccolta differenziata, sul riciclo, la drastica riduzione dei rifiuti, la costituzione di una nuova filiera del recupero dei materiali – sottolinea come la recente proposta del presidente di Gesenu di costruzione di un inceneritore nella provincia di Perugia contrastata da Rifondazione di Perugia contraddice in modo plateale la filosofia del Piano regionale di smaltimento dei Rifiuti. Quel piano – dice Vinti – semplifica la termovalorizzazione a Terni e non prevede nuovi inceneritori in provincia di Perugia. L’ipotesi di smaltire il Cdr nelle cementerie eugubine - conclude la nota di Vinti - è subordinato alle decisioni delle amministrazioni comunali. Le ragioni dell’amministrazione comunale di Gubbio – che si è sempre dichiarata contraria a tale soluzione - sono note e condivise da Rifondazione dell’Umbria.
E sulla vicenda era intervenuto anche il capogruppo della Casa delle Libertà Nicola Aloia. L’assessore regionale diessino Bottini – dice Aloia – è stato chiaro sia per il vecchio piano regionale dei rifiuti che per il nuovo, la scelta di bruciare nei cementifici è irreversibile. Quanto peso avrà la Giunta eugubina nel contrapporsi a scelte già concordate in termini di coalizione, si chiede Aloia.