Il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati interviene in merito alle esternazioni del sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti, circa la concomitanza delle manifestazioni ‘Festival del Medioevo’ e ‘Giochi de le Porte’:
«Francamente, non vedo concorrenzialità tra manifestazioni così differenti per natura e finalità, con ambiti diversi, con un profilo specifico e un pubblico fidelizzato in entrambi i casi, proprio per il taglio non comparabile dei due eventi. Il ‘Festival del Medioevo’, anche se ancora giovane, è una realtà accreditata a livello nazionale e internazionale, con un preciso taglio di approfondimento e divulgativo nel contempo, ed è condizionato nel suo calendario dalla disponibilità e presenza di studiosi ed esperti di chiara fama e notorietà. Già nelle passate edizioni, il ‘Festival del Medioevo’ ha prodotto un effetto benefico e un alone di ricaduta verso i territori circostanti e umbri in genere, anche in sinergia con Regioni ospiti, come la Puglia, che ne hanno amplificato gli echi positivi. E’ una grande vetrina e un contenitore di eventi, che ha conquistato ruolo e spazio rilevanti per tutta la Regione, promuovendo l’immagine dell’Umbria in tutte le componenti medievali, creando opportunità di valorizzazione anche per gli stessi ‘Giochi delle Porte’. Con grande rispetto e attenzione verso manifestazioni altrui, che abbiamo sempre apprezzato anche con la nostra presenza, sappiamo bene, e lo rivendichiamo con orgoglio, quelle che sono le tradizioni millenarie. Siamo altresì consapevoli della portata storica, culturale, architettonica e artistica di Gubbio, non a caso definita ‘la più bella città medievale’. Ma questo patrimonio di ricchezza lo condividiamo nell’ottica, fortemente voluta e perseguita di ‘area vasta’, allargata ai territori come bagaglio di esperienze e potenzialità a disposizione del bacino dell’area interna, proprio nella logica invocata dal collega sindaco. E’ quanto sta avvenendo anche con la valorizzazione degli Antichi Umbri e delle Tavole Eugubine, traino per la promozione di un’intera estensione linguistica dell’Italia centrale, con Gualdo Tadino che ha già attivato un polo museale a tale riguardo. L’invito è quello di vivere in maniera collaborativa quanto si sta aprendo a possibilità di rilancio e valorizzazione dei territori, superando una modalità di rapporto competività e contrapposta che finisce con il penalizzare le energie migliori ».
Gubbio/Gualdo Tadino
27/07/2018 15:42
Redazione