Era un parlatorio addobbato a festa – come raramente capita di vedere, complice anche il periodo carnevalesco – quello che ieri ha accolto la festa per i 105 anni di suor Margherita Fanti. Il monastero è quello del “Buon Gesù e Nostra Signora di Guadalupe” di via Perugina a Gubbio, abitato dalle Cappuccine sacramentarie di clausura. Alla fine degli anni Venti, suor Margherita è arrivata qui dal suo paesino di Quartucciu, in provincia di Cagliari. Aveva 22 anni e da allora non è più tornata nella sua Sardegna. A Gubbio, si è sempre occupata di questioni legate alla gestione quotidiana della comunità delle claustrali. Ieri pomeriggio, la piccola comunità religiosa guidata dalla badessa madre Pace ha aperto le porte del monastero per accogliere parenti e amici di suor Margherita e festeggiare questo importante traguardo, come già era accaduto lo scorso anno per i 104 anni di età. Prima la celebrazione religiosa, presieduta da padre Antonio Maria Tofanelli, ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini dell’Umbria, e poi la festa in parlatorio, alla presenza del vescovo di Gubbio, mons. Mario Ceccobelli, con tanto di torta augurale con le candeline e i tre numeri dell’età di suor Margherita. A chi le chiedeva il segreto di tanta longevità, la monaca cappuccina rispondeva ricordando lucidamente le tante attività che la tenevano sempre impegnata quotidianamente dall’alba al tramonto: i molteplici “affari domestici” ai quali doveva star dietro e soprattutto la gestione del grande orto della comunità religiosa, dove di buon mattino andava a raccogliere la verdura per le necessità della cucina. Qualcuno, tra gli eugubini più attempati presenti ieri alla festa di compleanno, ricorda anche come suor Margherita confezionasse delle ottime pastiglie lassative, mescolando proprio le erbe che coltivava nell’orto. Chissà che non fossero proprio quelle pastiglie, che lei stessa pestava a mano nel mortaio, il suo “elisir di lunga vita”. Certo è che suor Margherita, viso rotondo e solo qualche problema di udito, sta già pensando al futuro: a chi le ha chiesto conto dei suoi 105 anni, ha risposto di averli ormai vissuti e di essere già nel 106esimo. Davvero niente male per una piccola suora di clausura, classe 1905, nata cioè in quell’“annus mirabilis” – come è stato definito – che ha firmato rivoluzioni della scienza e della tecnica come la teoria della relatività di Einstein, il volo del primo dirigibile italiano, l’inaugurazione della Transiberiana e l’apertura del traforo del Sempione. E poi, ha attraversato anche più di un secolo di storia della Chiesa cattolica, e vissuto il pontificato di ben nove Papi, da San Pio X a Benedetto XVI, passando per Benedetto XV, Pio XI e il venerabile Pio XII, il beato Giovanni XXIII, il servo di Dio Paolo VI, i venerabili Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II.
Gubbio/Gualdo Tadino
08/02/2010 11:39
Redazione