Terza sconfitta consecutiva per la Liomatic Umbertide

Terza sconfitta consecutiva per la Liomatic Umbertide, seconda davanti al pubblico amico. Siamo stati buoni (o cattivi) profeti. Le problematiche post-Schio della formazione di coach Serventi si sono palesate in tutta la loro evidenza nell’anticipo televisivo contro Priolo. Rotazioni ridotte all’osso (Zara out e senza una straniera) e troppe le giocatrici acciaccate in casa umbertidese al cospetto di un gruppo esperto, solido ed in salute come quello di Santino Coppa. Tuttavia, è bene ricordarlo, la Liomatic non è andata oltre la solita generosità ed applicazione difensiva. Troppo brutta in attacco la formazione umbra, in un corollario di palle perse, scelte discutibili ed errori banali al tiro. Questo, ovviamente, non è sfuggito a coach Serventi che non ha risparmiato strali di fuoco nel dopo partita (parlerà di gara brutta, deludente, senza dignità). In effetti, poiché i numeri non sono opinabili (specie nello sport) i 3-p.ti-3 segnati dalle umbre nell’ultimo periodo sono impietosi. I 13 nei secondi 20’ davvero indicativi sulla prestazione e lo stato attuale delle umbertidesi. Ne è venuta fuori una gara davvero brutta dove le siciliane, senza strafare, portano a casa una vittoria pesantissima che le rilancia dopo un avvio di campionato avaro di soddisfazioni. La partenza è tutta di marca ospite. Al minuto 3 è 7-0 Priolo con Tanja Cirov sugli scudi. Il time-out che ne scaturisce è propedeutico per la Liomatic che assesta la difesa e trova i punti della riscossa da Stansbury e Cinili. La prima sirena sancisce il vantaggio locale (17-15) che rimarrà tuttavia effimero ed isolato. Si riparte e Priolo rimette la freccia con i canestro di Spencer (ottimo innesto) e la solita Cirov; la conseguenza è il nuovo massimo vantaggio al 15’ (28-21). Umbertide fatica nel trovare una continuità offensiva degna di tal nome e paga le non perfette condizioni di Ballardini. Sono le iniziative estemporanee di Jovanovic e Consolini a tenere in vita la Liomatic, sotto di 4 lunghezze alla pausa lunga (34-30). La seconda parte del match sarà una specie di agonia per le locali. Aggiungere altro ai numeri di cui sopra è inutile. Nella fattispecie gli ultimi 10’ (Serventi docet) sono deludenti ed approssimativi. Finisce 43-57 per le ospiti. Il pubblico del PalaMorandi capisce il momento e non fa mancare comunque l’applauso finale alle proprie beniamine.