"Stiamo rilanciando un'azienda fondamentale per i servizi sanitari che è, e sarà in futuro, in grado di rispondere sempre di più alle esigenze di salute della popolazione": la presidente della Regione, Donatella Tesei, ha annunciato il risanamento dell'Istituto clinico tiberino, ex Prosperius di Umbertide. Un intervento illustrato in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l'assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, il sindaco di Umbertide, Luca Carizia, il direttore dell'Usl 1, Enrico Martelli, Alessio e Alberto Brugnoni in qualità di rappresentanti del socio privato, Brugnoni Sanità, il direttore regionale Salute e Welfare, Massimo D'Angelo. Presenti anche il presidente della Commissione permanente Affari sociali e sanità del Senato, Franco Zaffini, quello dell'Assemblea legislativa, Marco Squarta e la consigliera regionale Eleonora Pace. "Quello relativo all'Istituto clinico tiberino è uno dei tanti dossier complessi che abbiamo dovuto affrontare, forse uno dei più complicati che abbiamo ereditato e che ci ha impegnato in un lungo lavoro" ha detto Tesei. "Nel 2020 - ha aggiunto - abbiamo trovato una società in cui il pubblico era in minoranza e con una politica di spese fuori controllo. La Regione ha avviato una serie di azioni, mentre intanto abbiamo varato la legge regionale che ha permesso al pubblico di essere maggioranza dell'azienda, visto il preminente interesse pubblico della stessa, trasformandola nella nostra 17/a partecipata regionale, per poi dare il benestare alla trattativa tra privati che ha permesso la presenza di un nuovo socio, esperto, umbro e capace di aggiungere risorse economiche e professionali. Mentre l'intensa politica di spending review, nel 2022 ha consentito di portare la perdita economica da quasi un milione previsto a mezzo milione di euro". Tutto ciò anche grazie "alla ricapitalizzazione dell'azienda - ha spiegato la presidente -, alla ricostruzione di una governance ordinata in cui il pubblico ha poteri di indirizzo, vigilanza e controllo mentre il privato ha poteri di gestione". "Abbiamo inoltre redatto - ha detto ancora - un nuovo statuto e infine, ultimando con il nostro socio privato un piano industriale di forte rilancio per l'istituto che già in questo 2023 sta dando, in anticipo, i frutti". Parlando dei dati dei primi due mesi del 2023 la presidente ha sottolineato come "il tasso di occupazione media dei posti letto è di 110 su 112, sostanzialmente la totalità e la previsione di ritorno all'utile supererà il mezzo milione di euro". Ad oggi ci sono 118 dipendenti, con 15 infermieri stabilizzati e un bando di concorso per oss alla cui graduatoria attingere per le esigenze aziendali, mentre è stato cessato ogni rapporto con le agenzie interinali che "precarizzavano il lavoro - ha detto Tesei - e costavano 200.000 euro l'anno". "Ci siamo trovati ad affrontare una questione difficile - ha quindi affermato aggiunto l'assessore Coletto - ma siamo riusciti ad ottenere un risultato importante che di certo non va verso la strada della privatizzazione. Al contrario nell'asse societario la maggioranza è dell'ente pubblico". Alberto Brugnoni ha annunciato che a breve saranno messe sul tavolo una serie di iniziative per rilanciare l'attività, partendo dall'aspetto tecnologico e dai nuovi macchinari. "Questo istituto - ha sottolineato Carizia - per il nostro territorio è un fiore all'occhiello perché qui si curano pazienti provenienti da tutta Italia grazie anche alla presenza di un personale altamente qualificato. Il nostro obiettivo è di rilanciare l'istituto anche grazie alla presenza del socio privato e al grande impegno della Regione senza il quale non avremmo potuto raggiungere questo risultato".
Città di Castello/Umbertide
28/03/2023 17:25
Redazione