Tragedia sub: celebrati i funerali di Giaimo a Perugia, oggi anche gli altri due sub a Bastia

"Il mio, il nostro amico Fabio aveva un carattere limpido come quello specchio di mare che lomha tragicamente inghiottito": questo uno dei passaggi dell'omelia pronunciata stamani, con voce spesso rotta dalla commozione, dal cardinale Gualtiero Bassetti, durante la messa funebre nella cattedrale di Sal Lorenzo per Fabio Giaimo, il medico perugino con la passione per le immersioni morto il 10 agosto scorso alle Isole Formiche (Grosseto) insieme ad altri due sub, Gianluca Trevani ed Enrico Cioli, entrambi di Bastia Umbra. La bara di legno chiaro con le spoglie di Giaimo, posata davanti all'altare del duomo, aveva sopra la foto del 57enne medico perugino e una casacca verde e oro, donatagli durante una delle sue tante missioni con l'associazione Amici del Malawi in quel paese africano. Vicino al feretro, i famigliari di Giaimo (la moglie Francesca, il figlio Roberto, la sorella Donata), numerosi colleghi medici e tantissimi amici e conoscenti. Prima dell'inizio della messa, don Mario Stefanoni, parroco di Santo Spirito, ha detto un rosario in ricordo di Giaimo, che durante tutta l'omelia, il cardinale Bassetti si e' limitato a chiamare semplicimente "Fabio", ricordandone "lo slancio verso i fratelli sofferenti, come medico e come volontario: ci mancheranno - ha aggiunto il presule - il suo sorriso e il suo sostegno". Bassetti non ha mancato di ricordare gli altri due sub morti con Giaimo (oggi pomeriggio a Bastia Umbra le esequie di entrambi) e, alla fine della sua omelia, ha chiesto ancora ai tanti fedeli presenti in cattedrale di "pregare per Ilaria Abbate (la giovane ferita con un colpo di pistola dal suo ex compagno alcune settimane fa, ndr) e per il suo figlioletto che ancora lotta contro la morte".