E' un Trestina che non gradisce affatto l'analisi di mister Morgia, non tanto per il parere tecnico sulla gara, un analisi infatti è sempre opinabile ma rispettabile, quanto per l'accusa non troppo fra le righe tra l'altro di “ostruzionismo avanzata dal tecnico aquilano nei confronti del Trestina e del suo atteggiamento di gioco: “L'Aquila è una squadra molto forte, la più forte che abbiamo incrociato finora, non ci resta che vedere questo Monterosi che peraltro per modo di gioco è molto simile ai rossoblù, poi potrò anche fare un raffronto preciso tra le due” afferma mister Zampagna che prosegue: “Detto questo, ecco spiegato anche il motivo per cui per noi il segno “X” è come se valesse tre punti. Noi abbiamo fatto la nostra onesta gara, sappiamo di essere inferiori all'Aquila e quindi abbiamo deciso di giocare difendendoci senza però rinuciare a creare le nostre occasioni qualora ci fosse stato concesso il nostro spazio. E' sttaa una gara che ha saputo testare la nostra crescita soprattutto nel momento in cui c'è da soffrire, in questa partita ce ne sono stati molti intervallati da momenti in cui siamo stat attenti e cinici a sfruttare le ripartenze, da una di queste è nato il gol. Nel finale poi abbiamo avuto un paio di occasioni con loro che si sono sbilnaciati per cercare la rete della vittoria, ma non siamo stati in grado di capitalizzarle. Ma sono conteno uguale, alla vigilia avremmo tutti firmato per il pari”. Morgia parla di ostruzionismo operato dal Trestina, Zampagna scatta e non tollera certe parole nei confronti dei suoi ragazzi: “Rispetto Morgia, un allenatore esperto che ha vinto tanto, ma le sue dichiarazioni non appartengono alla persone intelligente quale è. Abbiam perso molto tempo ritardando spesso il gioco? Io non ho visto questo arbitraggio tanto permissivo nei nostri confronti, anzi, in un paio di volte è stato dato al L'Aquila delle punizioni molto pericolose quando forse erano da assegnare a noi. Capisco la rabbia prchè per loro era una partita da vincere e le occasioni che hanno create sono diverse, forse è questo che ha fatto perdere la bussola a Morgia a caldo nel post partita. Il calcio è così, a volte si deve masticare amaro anche se si pensa che si poteva meritare di più, fare un mea culpa in queste situazioni e sempre più produttivo rispetto a futili polemiche”. Infine, lutto nella società altotiberina: é scomparso l'ex custode ed in passato anche dirigente bianconero, Stefano Traversini, in società dal 1966 fino alla metà del 1990. La società porge le più sentite condoglianze alla famiglia e al figlio Emilio, ex giocatore e attuale preparatore dei portieri bianconeri.