Trevi. Il Consiglio di Stato respinge il ricorso del centrosinistra, si torna alle urne

il Consiglio di Stato ha respinto l'appello del sindaco di Trevi Bernardino Sperandio contro la sentenza del Tar dell'Umbria che aveva accolto un ricorso del centro destra su presunte irregolarita' nelle procedure per la proclamazione degli eletti al Comune umbro dopo le elezioni amministrative del maggio 2011. Al centro del procedimento l'ammissione al voto di 35 cittadini comunitari. Per il Consiglio di Stato ''l'appello deve essere rigettato e poiche', come evidenziato dal Tar, i 35 voti invalidi 'hanno inciso in modo determinante sul risultato delle operazioni elettorali' esse vanno annullate''. Ha quindi ordinato che la sentenza ''sia eseguita dall'autorita' amministrativa''. Sperandio era stato eletto con 14 voti in piu' rispetto a Luigi Andreani, candidato con una lista civica. Il giudizio positivo di Giovanardi ''La sentenza del Consiglio di Stato sull''annullamento delle elezioni nel comune di Trevi è perfettamente in linea con quanto ho sostenuto nell''interpellanza urgente del 27 gennaio, alla quale purtroppo, il governo in Aula dette a suo tempo una risposta negativa''''. Lo afferma il senatore del Pdl Carlo Giovanardi, secondo il quale ''''era chiaramente in contrasto con lo spirito e la lettera della legge in vigore permettere a quasi 1.400.000 cittadini comunitari residenti in Italia di votare nei loro comuni di residenza per le elezioni amministrative anche ad urne aperte, senza essersi registrati un mese prima nelle liste elettorali''''. ''''Ai prefetti preposti all''ufficio elettorale del ministero degli Interni, che tra l''altro è stato condannato a pagare le spese - conclude Giovanardi - bisogna ricordare che le circolari interpretative non possono essere contra legem'''