Trust, è durata quattro ore e mezza la discussione della difesa di Goracci. Si torna in aula per la decisione il 17

E' durata quattro ore e mezza circa l'udienza odierna nel giudizio preliminare dell'inchiesta Trust, ormai mancano solo le repliche e la decisione finale del Gup Semeraro sul rinvio o meno a giudizio dei dieci tra amministratori, dirigenti e dipendenti comunali accusati dai pm Duchini e Formisano di associazione a delinquere finalizzata ai reati di abuso di ufficio, concussione, falso e soppressione di atti pubblici. L'udienza odierna è stata tutta dedicata alla discussione della posizione dell'ex sindaco di Gubbio Goracci, considerato dall'accusa il promotore dell'associazione a delinquere. Associazione la cui esistenza è stata respinta oggi in aula dagli avvocato Marco Marchetti e Franco Libori che nella loro discussione hanno confutato pagina per pagina l'intero impianto accusatorio, dal punto di vista logico, sistematico e giuridico. “Non è idoneo – hanno detto – sostenere accuse gravissime come quelle contestate". Impianto accusatorio fondato – hanno detto – solo sulle testimonianze delle persone offese, senza ricontri probatori. “L'intera vicenda si basa - secondo la difesa - su un sovradimensionamento dei fatti, dei ruoli e degli effetti”. Per diversi reati, tra cui la violenza sessuale, i due legali ritengono sussistere i presupposti per il proscioglimento del loro assisitito già in questa fase preliminare. Si torna in aula dunque giovedì prossimo, 17 aprile, per le repliche e il giudizio del Gup, a conclusione di un iter -quello dell'udienza preliminare che deve solo decidere l'idoneità del materiale istruttorio a sostenere il dibattimento - iniziato più di un anno fa e che ha avuto toni duri nella dialettica tra accusa e difesa.