Umbertide.Domani la cerimonia di intitolazione della stazione dei carabinieri di Umbertide alla memoria di Donato Fezzuoglio.

Di certo non restituirà Donato alla vita e all’affetto di chi lo ha amato e conosciuto ma sicuramente costituirà per ognuno la testimonianza tangibile del sacrifico di un giovane uomo barbaramente e vigliaccamente ucciso da balordi senza alcun rispetto della vita umana.

Da domani la Stazione dei carabinieri di Umbertide porterà quindi il nome di Donato Fezzuoglio, l’appuntato in servizio presso il Nucleo Operativo e Radiomobile della caserma di Città di Castello che il pomeriggio del 30 gennaio 2006, mentre era impegnato in un normale controllo, di pattuglia assieme al collega Enrico Monti, si trovò coinvolto nel mezzo di una rapina alla filiale di Umbertide del Monte de Paschi di Siena. Nello scontro a fuoco con i 5 malviventi, prima di darsi alla fuga, uno di loro colpì con una raffica di mitra i due militari: Monti fu ferito mentre Fezzuoglio fu ucciso. A due anni di distanza da quei tragici fatti, la città di Umbertide ha voluto ricordare ancora una volta, dopo l’intitolazione dello scorso anno, nel giorno del primo anniversario della morte di Fezzuoglio, di una via alla memoria del carabiniere e dell’apposizione di una targa sul luogo in cui lo stesso ha trovato la morte, il sacrificio del giovane militare che, si legge in una nota del comando provinciale dei carabinieri della Regione dell’Umbria “costituisce il più fulgido esempio di eroismo, di elette virtù militari e altissimo senso del dovere spinti fino all’estremo sacrificio”.

Domani alle 10,30 prenderà dunque il via, alla presenza della massime autorità religiose civili e militari, la cerimonia di intitolazione della stazione di Umbertide a Donato Fezzuoglio: sarà presente, per l’Arma dei Carabinieri, oltre al Comandante della Regione Umbria, Generale di Brigata Roberto Paschetto, il Comandante Interregionale Generale di Corpo d’Armata, Goffredo Mencagli, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Perugia, Carlo Corbinelli e il Comandante della Compagnia di Città di Castello, capitano Antonio Morra.

Simona Santi