Umbertide: corso di recitazione teatrale

Inizia domani, 17 marzo, alle 21 il corso di recitazione teatrale promosso dall'Accademia dei Riuniti di Umbertide. “Si tratta – afferma il direttore artistico Achille Roselletti – di un corso per “attore consapevole”. L'obiettivo è formare figure che non sappiano solo ripetere battute più o meno bene, ma che conoscano cosa è una scenografia, come funzionano le luci in uno spettacolo teatrale, nozioni di ballo, la tecnica di uno spettacolo. Naturalmente il corso prevede lezioni specifiche di recitazione, dizione, mimo. Il corso è anche finalizzato a un laboratorio teatrale che permetterà di mettere in scena uno spettacolo il prossimo inverno, in occasione del ventennale del Teatro dei Riuniti. Il gruppo che si formerà sarà una nuova costola dell'Accademia dei Riuniti”. I docenti del corso sono tra i più preparati. La prima lezione sarà tenuta da Piergiorgio Giacchè, docente di antropologia del teatro e dello spettacolo all'Università di Perugia. Ha condotto ricerche e scritto numerosi articoli e saggi sul rapporto tra antropologia culturale e cultura teatrale, che è al centro dei suoi interessi scientifici. È stato, per volontà di Carmelo Bene, il primo presidente della sua fondazione postuma, "L'immemoriale". La lezione si terrà alle ore 21 presso la sala Avis di via dei Patrioti e non al Teatro dei Riuniti. Ciò perchè il teatro è in questi giorni occupato dalla nuova produzione di Filippo Timi, uno dei più bravi giovani attori italiani, che sta preparando l'allestimento dello spettacolo che poi farà il giro dei teatri italiani proprio a Umbertide. L'allestimento andrà avanti fino al 31 marzo. Tra l'altro anche Filippo Timi sarà uno dei protagonisti del corso di recitazione. Un corso che ha già ricevuto numerose adesioni, non solo da Umbertide, ma anche da Città di Castello, Marsciano, Gubbio, Cortona. “Si tratta di un corso a 360 gradi – spiega il direttore artistico dell'Accademia dei Riuniti – perchè rientra nello spirito di un attore di gruppo amatoriale, che deve saper fare qualcosa di tutto. Alla fine del corso, se si scopre che la propria vocazione non è l'attorialità, si può scegliere di impegnarsi come scenografi, registi, tecnici delle luci”. Le lezioni sono aperte anche ai non iscritti al corso. Se ad esempio si nutre un interesse specifico per l'antropologia teatrale, si può assistere alla lezione di Piergiorgio Giacchè senza dover poi proseguire il corso. Lo stesso avverrà per le lezioni delle prossime settimane che verranno via via comunicate.