Umbria Jazz, prima con la black music

Umbria Jazz 2014 e'' cominciata ieri sera con uno show di pura Black Music. Uno spettacolo molto all'americana che ha visto alternarsi sul palco dell''Arena Santa Giuliana, tradizionale main stage del festival, gli artisti di punta dell'etichetta newyorkese Daptone. Dal suo quartiere generale, nel cuore di Brooklyn, in un tipico edificio basso di mattoni rossi, la Daptone ha cercato di tenere saldo il testimone delle grandi etichette di soul, funky, r&b. I bei tempi di Stax e Motown sono lontani ma la Label, che ha una dichiarata passione per l''analogico, ce l''ha messa tutta per rivitalizzare una tradizione gloriosa che da troppo tempo è ferma. Il cast della serata prevedeva diverse band e solisti che si sono incrociati senza soluzione di continuità. In tutto, una trentina di artisti, ma una sostanziale omogeneità stilistica. Tra le star c''e'' Sharon Jones, una che ha vinto una dura lotta contro la malattia che l''aveva aggredita e ora mette nel canto una gran voglia di vivere. Con lei quelli che si presentano con la sigla The Dap Kings, band di solidi specialisti della materia (hanno suonato con Amy Winehouse in Back to Black). Altro personaggio importante sul palco e'' quel Charles Bradley che incarna la tipica favola americana del perdente nato che ne ha passate di tutti i colori ma che, finalmente, in tarda eta'', quando nessuno ci credeva e'' riuscito ad arrivare al successo. Una vita ed una faccia da film, e difatti un documentario su di lui, Soul of a man, e'' stato realizzato per raccontare la parabola a lieto fine. Dietro Bradley, musicalmente parlando, si materializzano le ombre di giganti come James Brown e Otis Redding, per dire che Bradley non si e'' inventato nulla ma si aggrappa con passione e fedelta'' ad un mood che e'' la storia stessa della tradizione nera americana. Altra band di casa Daptone e'' Antibalas (in spagnolo significa "a prova di proiettile") che si ispira all''afrobeat e a figure come Fela Kuti. Infine, il trio The Sugarman 3, che si caratterizza per il tipico suono dell'' Hammond. Sul palco sono sempre in tanti e sanno come dare spettacolo. La serata scorre piacevole, minaccia di pioggia e freddo a parte, ma senza brividi di novita''. Affiora anzi un certo profumo di revival e addirittura di filologia: se e'' proprio il suono del buon vecchio r&b che la Daptone cerca di ricreare, ci riesce bene.