Resta alto l'allarme in Umbria per il sistema sanitario, soprattutto per le terapie intensive. Secondo l'aggiornamento relativo alla giornata dell'8 marzo, in base ai dati forniti da Agenas, (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), pubblicati giornalmente dal Dipartimento di Protezione Civile, la regione presenta il più alto tasso dei pazienti attualmente ricoverati in terapia intensiva per 100mila abitanti, pari al 9,54%. Più nello specifico, sempre secondo i dati forniti da Agenas, in Umbria la percentuale di Posti Letto di rianimazione occupata da Pazienti Covid19 è del 60%, ben oltre la soglia critica individuata dal decreto del Ministero della salute del 30%. Ne consegue che anche se in molti comuni della regione il numero degli attualmente positivi risulta essere piuttosto basso, è necessario comunque non abbassare la guardia ed attivare tutta una serie di misure precauzionali al fine di evitare il peggioramento della situazione ospedaliera. Sarà in quest'ottica attivato domani, 10 marzo, l’Ospedale da campo della Regione Umbria, installato presso l’Azienda ospedaliera di Perugia con 22 posti letto per pazienti COVID. A renderlo noto il Direttore generale della stessa Azienda Ospedaliera, Marcello Giannico che ha inoltre informato il COR in merito a tutte le attività formative in corso per il personale sanitario che opererà, in team multidisciplinari, nella struttura. Nel caso di necessità saranno altresì attivati anche posti letto per terapie intensive.