Nel buio della crisi arrivano segnali di vitalita' per l'economia umbra. Soprattutto sul fronte delle esportazioni, a partire dall'aumento degli ordinativi in vista del 2015.
Vanno molto meglio le esportazioni nel settore dell'agricoltura che, in termini di incidenza percentuale sul totale nazionale, sono quasi raddoppiate negli ultimi tre anni (dall'1,3% al 2,4%) e dove la quota di mercato della piccola Umbria nell'Italia centrale pesa ormai quasi per il 20 per cento (19,4%) a fronte di regioni a forte vocazione agricola come la Toscana, il Lazio e le Marche.
Per quanto riguarda i servizi di informazione e comunicazione la quota esportazioni e' triplicata rispetto al dato italiano e rispetto alle altre regioni dell'Italia centrale, l'Umbria e' passata dall'1,6% del 2007 all'11,4% del 2013. Il settore comprende dall'editoria elettronica alle edizioni di software, dalla produzione cinematografica a quella televisiva, fino alla elaborazione dati, all'hosting e ai portali web.
I dati arrivano dall'analisi dell'Osservatorio economico di Unioncamere Umbria sui caratteri e le dinamiche delle importazioni e delle esportazioni dal 2008 al 2014. I primi 10 paesi extra UE che in
base al numero delle imprese sono i principali destinatari delle merci regionali risultano nell'ordine: Stati Uniti, Svizzera, Giappone, Russia, Cina, Canada, Hong Kong, Australia, Corea e Emirati Arabi Uniti. La Svizzera si posiziona al secondo posto, subito dietro agli Stati Uniti. Sono 1.176 le imprese umbre che nel primo trimestre del 2014 hanno effettuato attivita' di export verso i paesi extra-europei. La meta' delle imprese esportatrici opera nel settore manifatturiero. Piu' distanziato il settore agricolo, con 108 imprese, pari al 9,2% del totale. Il 60% delle imprese esportatrici umbre per i paesi extracomunitari e' costituito da societa' di capitale, il 18,5% da societa' di persone, il 20% da ditte individuali ed il rimanente 2% dalle cooperative e da altre forme giuridiche.
Secondo l'Istat, i paesi in cui l'Umbria ha esportato il numero maggiore di merci nei primi 6 mesi del 2014, sono stati nell'ordine: Germania, Francia, Stati Uniti, Regno Unito e Belgio. A seguire, Spagna, Paesi Bassi, Svizzera, Cina e Austria. La classifica delle importazioni, nello stesso periodo, vede in testa la Germania, seguita da Spagna, Paesi Bassi, Francia, Cina, Belgio, Brasile, Grecia, Regno Unito e Stati Uniti.
Perugia
07/01/2015 10:49
Redazione