Ancora un passo avanti nella sperimentazione del vaccino che AstraZeneca sta sviluppando con l' Universita' di Oxford contro il virus Sars-Cov-2. Dopo la prima dose, Antonio Metastasio, psichiatra umbro che partecipa allo studio come volontario, ha ricevuto infatti anche il ' richiamo' . A confermarlo all' ANSA è stato lui stesso. "Sto bene e non ho avuto alcun problema" ha rassicurato. Il trial va quindi avanti dopo la sospensione precauzionale scattata tra l' 8 e il 9 settembre in seguito all' insorgenza di un' infiammazione spinale in uno dei 50 mila volontari che stanno testando il vaccino. Come Metastasio, originario di Terni ma che vive a Cambridge con la famiglia e lavora a Londra con il National healt service, è probabile che anche altri abbiano ricevuto il richiamo. "Non posso comunque sapere - ha spiegato - se si sia trattato effettivamente del vaccino o di un placebo". Lo studio viene infatti condotto con la modalità del ' doppio cieco' in base alla quale né il volontario né i medici sono a conoscenza se quello somministrato sia effettivamente quello che si spera diventi ' l' antidoto' al Covid o una sostanza senza effetti. Per lo psichiatra, e geriatra, umbro la dose ricevuta martedì dovrebbe essere l' ultima. "Almeno per ora - ha sottolineato - perché tutto può cambiare da un momento all' altro. Anche inizialmente dovevo ricevere solo la prima dose del vaccino, come dovrebbe essere effettivamente successo per alcuni dei volontari, poi è stato deciso anche per il richiamo. Penso che stiano cercando di testare vari parametri". In un ospedale di Cambridge, Metastasio è stato inoltre sottoposto a una visita e a un prelievo di sangue per verificare la presenza di anticorpi al coronavirus. "Da quanto sono a conoscenza io - ha detto ancora - non ci dovrebbero essere ulteriori stop alla sperimentazione del vaccino ma anche qui non si può dire nulla. Di certo sarà pronto non appena possibile". Intanto però la Commissione europea continua a muoversi su più fronti. Ha infatti formalizzato un accordo con Sanofi e GSK che consentirà ai Paesi Ue di acquistare fino a 300 milioni di dosi del vaccino anti-Covid prodotto dalla joint venture tra la casa farmaceutica francese e il partner britannico. Sanofi e GSK si sono inoltre impegnate a fornire una parte della loro fornitura di vaccini attraverso la collaborazione con Covax, la struttura dell' Oms nata per assicurare l' accesso universale al vaccino contro il nuovo coronavirus. La Commissione ha firmato un contratto dello stesso tipo con AstraZeneca e continua i colloqui per formalizzare accordi con altre quattro compagnie (Johnson & Johnson, Curevac, Moderna e BioNtech)