I "vax days" funzionano, ovvero quelle giornate dedicate a categorie di pazienti dove si approntano team speciali per la vaccinanzione di massa. C'è stato in Umbria il 25 aprile ed era rivolto agli over 80: oltre 5100 persone sono state vaccinate, facendo raggiungere quota 85% di anziani di questa categoria coperti con la prima dose di vaccino. Per questo l'assessore alla sanità Luca Coletto con il commissario D'Angelo e il nuovo dirigente Braganti hanno approntato altri due "vax days" per le domeniche del 9 e 16 maggio .
Questa volta saranno i soggetti vulnerabili oggetto d'intervento specifico, 10 mila quelli che si conta di vaccinare in queste due giornate, ovvero quelle persone che già si sono prenotate per il mese di giugno e che quindi verranno ricontattate; ne restano fuori 45 mila considerando che sono 55 mila quelli prenotati in questa categoria, a cui si aggiungono 25 mila caregiver e familiari già prenotati, dato questo che al termine della fase di prenotazione raggiungerà, secondo le previsioni, quota 70 mila . Per i "vax days" del 9 e 16 maggio il vaccino inoculato sarà il Pfizer .
Si procede più a rilento sulla fascia 70 – 79 anni dove sono stati 32.809 gli anziani che hanno ricevuto la prima dose, 136 quelli coperti anche con la seconda . Secondo le previsioni della Regione questa fascia d'età sarà esaurita entro il 20 maggio quando tutti avranno avuto una prima somministrazione, complice la consegna il prossimo 5 maggio di 28 mila dosi di Astrazeneca e Moderna.
Nel complesso l'Umbria ha sinora somministrato oltre l'88% delle dosi di vaccino ricevute, pari ad un totale di 295.500 inoculate. Se ci fosse maggiore disponibilità di vaccini, le potenzialità di vaccinare sono alte.
Sul fronte pandemico cala la curva del contagio, lo fa in maniera graduale, lenta , ma comunque presente . Oggi in Umbria si registrano 188 nuovi positivi e 2955 totali. 140 i guariti nell'ultima giornata e un decesso. 202 i pazienti ricoverati, 33 dei quali si trovano in terapia intensiva. L'indice di trasmissione in Umbria è 0,98 a fronte di una media italiana dello 0,90.
I distretti sono tutti la soglia critica dei 200 casi su 100 abitanti, ad oggi solo Montefalco desta più preoccupazione. Il contagio corre più veloce tra i giovani, ma il dato positivo è che rallenta con il salire delle temperature. Più l'aria di scalda, più le persone escono, stanno meno al chiuso, arieggiano i locali contribuendo a rallentare la diffusione .
Gubbio/Gualdo Tadino
29/04/2021 16:17
Redazione