Vecchio ospedale, ecco il progetto di destinazione d’uso

GUBBIO - Una "Casa della Salute" con tanto di centro benessere, appartamenti a canone agevolato per le giovani coppie, strutture ricettive, negozi di alta qualità ma anche un "Parco archeologico" per tutelare i preziosi reperti conservati all'interno del palazzo settecentesco. Ecco come sarà il complesso di Piazza Quaranta Martiri quando l'ospedale di Gubbio lascerà il posto al nuovo nosocomio comprensoriale di Branca. Ieri in consiglio comunale la relazione della dottoressa Daniela Fecchi, presidente della Commissione consiliare speciale istituita nel marzo scorso per decidere in merito al futuro dell'ex ospedale, relazione che sarà sottoposta a votazione nel corso delle prossime sedute. Un edificio polifunzionale quindi, ad uso prevalentemente pubblico, per un valore che si aggira intorno ai 18 milioni di euro. Per individuare le possibili destinazioni d'uso, la Commissione ha valutato attentamente la situazione, attraverso incontri e audizioni con i soggetti coinvolti nell'operazione, dall'amministrazione comunale al direttore generale dell’Asl 1 Vincenzo Panella, dal presidente dell'Ater Furio Benigni alla dottoressa Salvatore della Soprintendenza archeologica dell'Umbria, fino ad esaminare alcune proposte presentate da soggetti privati. E allora il complesso di Piazza Quaranta Martiri manterrà innanzitutto la vocazione sanitaria, con il trasferimento dei numerosi servizi attualmente ubicati in varie zone della città, ovvero il Centro di Salute, il Dip, il Centro di Salute mentale e il Sert, per un totale di 2.500 mq. Qui l'offerta sanitaria sarà completata da una vera e propria "Casa della Salute" con tanto di centro riabilitativo gestito da una cooperativa di giovani professionisti o centro benessere, e un insieme di ambulatori di medici di medicina generale per la diagnosi e la cura delle patologie comprese nel "codice bianco". A questo si dovrà poi aggiungere uno spazio per il prelievo del sangue mentre l'immobile del Pronto Soccorso, considerato da molti una "bruttura", verrà probabilmente demolito. Dalla "Casa della Salute" alla zona archeologica. Secondo la Soprintendenza, l'ex ospedale sorge su un antico quartiere di età romana, databile intorno al II-I secolo a.C, area che potrebbe essere valorizzata e resa fruibile attraverso la realizzazione di un vero e proprio "Parco archeologico". Nella palazzina ex-Inam invece potranno trovare spazio 12 o 13 appartamenti a canone agevolato per le giovani coppie mentre nella parte settecentesca dell'edificio sono previste una struttura ricettiva di pregio e attività commerciali di alta qualità o di artigianato artistico. 4mila mq saranno inoltre acquistati dall’amministrazione comunale e adibiti ad uffici. Un enorme centro polifunzionale quindi, che presuppone però la riqualificazione dell'intera Piazza Quaranta Martiri, dal miglioramento della viabilità e dalla creazione di nuovi parcheggi interrati, fino all'apertura di nuove vedute panoramiche da affidare a progettisti di fama o ad un concorso internazionale di idee riservato ad architetti emergenti.