Le drammatiche immagini proiettate in mondovisione dell'improvviso malore che ha colpito il calciatore della Danimarca Cristian Eriksen hanno riportato più che mai di stretta attualità l'importanza della formazione e della prevenzione in situazioni di primo soccorso emergenziale. Una vicenda che ha avuto il lieto fine, con eriksen che già nel momento del trasporto in barella era tornato cosciente, ma in altre circostanze ha assunto un epilogo drammatico, sia nello sport professionistico che dilettantistico. E riavvolgendo il nastro all'Aprile 2004, una vicenda pressochè analoga vide protagonista, suo malgrado, l'allora 29enne difensore del Gualdo Andrea Fiumana, oggi delegato Assocalciatori, durante una delle ultime partite di campionato di C2 in Romagna sul campo del Bellaria:
"Ricordo tutto benissimo: Dopo pochi minuti del primo tempo - racconta Andrea ai nostri microfoni - in uno scontro con l'attaccante avversario, prendo una botta alla tempia. Ho continuato a giocare senza avvertire disagi importanti all'inizio, anche per la voglia di un calciatore di dare il proprio contribuito peraltro in una partita importante, ma più passano i minuti e più mi sentivo uno stato di malessere continuo. Poi, nell'intervallo, rientrati negli spogliatoi, ho incominciato ad avere vampate di caldo improvviso e di colpo la situazione è peggiorata, tanto che sentivo di dover vomitare: non ho fatto il tempo neppure di andare verso il bagno che sono stramazzato al suolo ed eccezionali sono stato il dottor Fiore e il massaggiatore Belardi a venirmi subito in soccorso: si trattava di crisi epilettica con conseguente arresto cardio-circolatorio, che il primo soccorso ha immediatamente fermato e difatti sin da quasi subito sono stato cosciente e ricordo difatti sia il trasferimento in ambulanza che al nosocomio romagnolo. Un autentico miracolo, tutto era buoio e poi è tornata la luce. Vedendo ciò che è accaduto ad Eriksen - aggiunge Fiumana - ho rivissuto quei momenti per una tematica importantissima, che difatti con l'AIC stiamo portando avanti da tempo per formare e preparare i nostri tesserati a situazioni simili, facendo in modo che ciò che ha compiuto Kjaer non sia l'eccezione ma la regola". Un malore, quello di Fiumana, dovuto ad una situazione traumatica che, dopo una lunga serie di esami e controlli, ha consentito al difensore di tornare in campo poche settimane dopo e di giocare i playoff per la C1, persi in finale dai biancorossi con la Sangiovannese e di proseguire poi la carriera fino alla soglia dei 40 anni(con 4 stagioni passate in maglia Gubbio).
Gubbio/Gualdo Tadino
16/06/2021 18:53
Redazione