Vicenda Nardi: ogni decisione rinviata a settembre

Il consiglio comunale di Città di Castello nella seduta di ieri ha approvato a maggioranza, con il voto favorevole del Centrosinistra e dei Verdi (Con Ciliberti, Partito Socialista e Margherita non hanno partecipato al voto), l’ordine del giorno proposto dai capigruppo Ds Roberto Perugini, dal capogruppo dei Socialisti Uniti Maurizio Rapaioli, da quello di Rifondazione Comunista Paolo Adriani, e dal capogruppo del Centro Democratico Luca Secondi sul problema dei tagli occupazionali alla Nardi. Questo il testo del documento: “Il Consiglio comunale, manifestando preoccupazione per la decisione dell’azienda Nardi spa di ricorrere ad un significativo esubero del personale dipendente, esprimendo la piena solidarietà ai lavoratori, sollecitando le istituzioni ed in primo luogo la Regione ad intraprendere interventi pubblici tesi al mantenimento della capacità produttiva dell’azienda, invita il sindaco e la giunta di Città di Castello, a promuovere tutte le iniziative istituzionali di partecipazione e di sensibilizzazione atte a scongiurare il declino di un’azienda che ha rappresentato uno dei motori di sviluppo del territorio”. “Un sostanziale accordo per la definizione di un protocollo proposto dall’assessore regionale allo sviluppo economico, Mario Giovanetti, che individui il percorso, i soggetti, le risorse ed i tempi finalizzati alla predisposizione di un piano di risanamento e rilancio dell’azienda”. Questo il risultato dell’incontro convocato dall’assessore Giovanetti per esaminare le problematiche riguardanti l’azienda “Nardi” di San Giustino, a cui hanno partecipato la Soc. Nardi, assistita dall’Associazione industriali di Perugia e le Organizzazioni sindacali regionali, provinciali e aziendali, presenti le istituzioni Regionali, Provinciali ed i Comuni di Città di Castello e San Giustino. Al fine di una migliore e più puntuale definizione delle azioni e degli obiettivi volti al riposizionamento strategico dell’azienda, le parti hanno convenuto di utilizzare il mese di agosto e riconvocare il tavolo sindacale il prossimo primo di settembre. In considerazione delle disponibilità offerte dalle istituzioni per un effettivo piano di rilancio, l’azienda ha accettato di soprassedere all’attivazione di procedure di mobilità. Le Organizzazioni sindacali, dopo aver ribadito l’assunzione di responsabilità a fronte di un coerente ed articolato piano di rilancio, hanno condiviso il percorso individuato.