i due volti del Sorrento

Una squadra in difficoltà, una formazione reduce dal cambio della guida tecnica e per questo da prendere con le molle perché si sa che dopo il cambio d’allenatore tutti sono nuovamente messi in discussione e pertanto vogliosi di mettersi in mostra. Al dimissionario Simonelli è subentrato Raffaele Novelli, un tecnico esperto reduce dall’esperienza in prima divisione con il Foggia. Il Sorrento che si presenterà al Blasone è comunque squadra che in casa ha dato prova di forza, riuscendo a battere formazioni quotatissime come il Benevento e soprattutto la capolista Cremonese. È invece in trasferta che i rossoneri hanno dimostrato lacune, non riuscendo a conquistare fino ad oggi nemmeno un punto: 4 le sconfitte patite dai campani contro Novara, Arezzo, Lumezzane e Lecco e un dato rilevante è che lontano dallo stadio Italia la squadra ha realizzato un solo gol, a Novara, subendone 6. in totale sono 10 le reti messe a segno dal Sorrento, a dispetto delle 14 subite per una difesa che non è ancora mai uscita dal campo con la propria porta inviolata, numeri questi che dovrebbero fornire utili indicazioni a Fusi nella preparazione della gara. Ma statistiche a parte quella del Blasone sarà una sfida ostica per entrambe le squadre, con il Foligno che dopo il successo di Viareggio ha l’occasione di migliorare decisamente la sua già discreta classifica visto che il calendario prevede per i Falchetti due match casalinghi consecutivi, e il Sorrento, come detto, che è chiamato a dimostrare la sua vera identità, oggi dai due volti. I primi a dover trascinare sono i tanti giocatori dall’importante curriculum, come ad esempio Fialdini, Vanin, Nicodemo, Myrtay o l’argentino Fernandez, De Giosa o l’ex perugino Angeli, un match quello del Blasone che metterà a confronto la freschezza e l’imprevedibilità degli umbri e l’esperienza di una squadra come il Sorrento.