Una lettera per dire grazie, ma anche per ribadire la richiesta di un piano specifico sulla futura mappatura dei siti che potranno ospitare antenne di trasmissione radiofonica.
Insomma il Consiglio comunale urgente di venerdì ha risolto alcuni problemi - sì unanime contro l'installazione della antenna Wind - ma non ogni quesito del Comitato no antenna di Padule che in una nota "ringrazia il sindaco, i politici e tutti coloro che si sono adoperati affinché la nostra richiesta d’aiuto e la nostra indignazione non sia rimasta inascoltata. Ringraziamo chiunque abbia già fatto e farà qualcosa per dare un segnale di rottura con il passato. Purtroppo i tempi sono stretti e bisogna agire in velocità. A volte bisogna avere il coraggio di prendere in mano la situazione e cercare la soluzione anche se la strada non è quella più facile.
Ieri il Sindaco ha fatto un passo importante nella giusta direzione, quella di salvaguardare una popolazione già fin troppo colpita, e ci auguriamo che l’intero Consiglio superi i contrasti per dimostrare alla frazione che si è in grado di tutelarla.
Da più parti sembra che ancora una volta un’intera popolazione risulti inesistente, c’è ancora chi crede, o fa finta, di avere di fronte una singola persona e non riesce a vedere oltre, captando che dietro questo fermento c’è una frazione intera, stanca, nauseata, indignata dall’atteggiamento altamente irrispettoso di uno “storico” che a quanto pare si fatica a fermare.
Eppure c’è una giurisprudenza in merito, delle assoluzioni e delle condanne, e un elenco che questa volta ci rifiutiamo di riportare, perché è tutto più che noto, basta avere la volontà di vedere e di dire basta!
Pretendiamo un’inversione di rotta, perché siamo stanchi di abbassare la testa, di far finta di non vedere, di accettare ogni forma di sopruso passivamente. Non staremo più in silenzio, fatevene una ragione e spero che presto ne prenderete consapevolezza.
Il comitato esprime il forte disagio di una frazione, chiediamo semplicemente rispetto, tutela e non menefreghismo nella speranza che il tempo ci faccia demordere.
Padule, dal punto di vista ambientale è palesemente sacrificata, e pertanto non si può continuare ad infierire, ma pretendiamo una regolamentazione tramite piano di rete, anche al fine di evitare che altre antenne possano spuntare in modo selvaggio ovunque, regolamentazione a beneficio dell’intero comune. Chiediamo inoltre la classificazione di zona sensibile per la nostra martoriata frazione.
Pedule non è una discarica, lo sta gridando a gran voce un’intera frazione, la più popolosa, raccolta in un comitato di fatto dove ognuno apporta il suo contributo, e vi assicuriamo che la partecipazione è numerosa e crescente. Per cui invitiamo tutti gli addetti ai lavori a non sottovalutare lo sdegno manifestato!
Sono già state protocollate in Comune 800 firme, e altre ancora se ne stanno raccogliendo.
Anzi cogliamo l’occasione per ricordare che domenica alle ore 15 si terrà una camminata di protesta con partenza dal piazzale antistante la Chiesa di Padule per giungere a ridosso del luogo dei lavori.
Alla camminata sarà invitata tutta la popolazione, in primis le famiglie, che purtroppo dovranno sfidare il freddo pur di ricordare a chi ancora fa finta di non vedere, che a Padule ci sono tante famiglie che meritano tutela e rispetto! Come sempre, anche in questa occasione provvederemo alla raccolta firme.
Ci preme sottolineare che stiamo ancora attendendo risposta alla domanda inviata al sindaco e a tutti i consiglieri, domanda dove il comitato chiedeva spiegazioni precise sul numero e la locazione delle prossime antenne che sorgeranno e chiarimenti tecnici su quelle già esistenti".
Gubbio/Gualdo Tadino
19/12/2015 19:39
Redazione