Una Piazza Grande gremita e festosa ha accolto il main event del "Gubbio Doc Fest", ovvero il concerto di Carl Brave con cui l'artista romano ha chiosato il suo "Notti Brave Summer Tour". Sul palco, superbamente allestito dall'organizzazione e fornito di schermo video proiettore oltre che di un continuo gioco di luci verso l'antistante Palazzo dei Consoli, ad aprire le danze sono stati i Rude Bastard, collettivo di 6 MC's della crew Rap Pirata che hanno subito coinvolto il pubblico presente con il loro hip hop underground tipicamente "street" crudo, diretto e trasversale, con testi pure in inglese e spagnolo.
Un preludio accattivante che (dopo un'attesa di oltre 40 minuti) ha lasciato il proscenio a Carl Brave che come in tutte le tappe del tour è stata accompagnato da una nutrita band formata da tre fiati, due chitarre, basso, tastiera, batteria e percussioni. Incipit strumentale con spettacolare ingresso in scena dell'artista romano che ha subito intonato la cantatissima "Chapeau". Quindi un'insolita e particolare versione acid jazz di "Camel Blu" e le noti dolci di "Comunque". Brave coinvolge il pubblico negli intermezzi con il suo oramai celebre slang trasteverino-romanesco tra le canzoni e nella scanzonata "Spunte Blu" dedicata all'universo social-WhatsApp compare anche un Gue Pequeno ologrammato nello schermo dietro palco per il featuring. Quindi si passa a "Professorè" con ingresso di una giovane prof e dedica ai tanti studenti che a breve torneranno sui banchi per arrivare alla hit "Fotografia" che tutto il pubblico intona dall'inizio alla fine. Poi si passa alla ritmica e testo noir di "Pianto Noisy" in cui Brave girato di schiena con tanto di GoPro rende ancor più protagonista il pubblico riflettendolo nello schermo ma l'atmosfera cambia ancora con due canzoni come "Noi" e "Vita" in cui amore e sentimento sono gli elementi preponderanti. Roma e in particolare Trastevere, dove Brave è nato è cresciuto, viene raccontata in "Pub Crawl" prima del medley in cui l'artista capitolino con il mix in serie di "Polaroid", "Alla tua", "Sempre in due", "Tarari' Tarara'", "Noccioline" ed ovviamente l'inno romano "Pellaria" (in cui tutta Piazza Grande si scatena), per pezzi che hanno segnato le origini di Brave nel fulgido connubio con Franco126, altro artista della capitale in grande ascesa.
Dopo un celere saluto e breve pausa scenica, Brave e la sua band tornano sul palco con rinnovato vigore ed emozionano con la bellissima melodia di "Mezzo Cocktail" per poi passare a tre hit che il pubblico canta a squarciagola: "Merci", "Vivere tutte le vite"(dove sempre in ologramma appare Elisa) e "Posso". La chiusura, alla richiesta dell'intera Piazza di "Se non metti l'ultimo noi non ce ne andiamo..."(strofa con cui inizia la canzone) è della travolgente "Malibu'", che fa saltare, ballare e cantare nel racconto di un'estate ormai agli sgoccioli. Applausi scroscianti per Brave che prima di tornare definitivamente nel backstage ringrazia tutti ed abbraccia i suoi compagni di viaggio sia artistici che logistici, per un'ora e mezza abbondante di concerto che non ha tradito le attese e ammaliato il pubblico eugubino in questa memorabile edizione 2019 del "Doc Fest" che si chiude stasera dalle 20 sotto gli Arconi del Palazzo dei Consoli con l'incontro dello Chef Gianni Lettica dal titolo "A Tavola insieme: proposte di cucina mediterranea".
Questa la scaletta dei brani del concerto eugubino di Carl Brave
- Chapeau
- Camel blu
- Comunque
- Spunte blu
- Professore'
- Fotografia
- Pianto Noisy
- Vita
- Noi
- Pub crawl
- Medley: Polaroid, Alla tua, Sempre in due, Tarari' Tarara', Noccioline, Pellaria
- Mezzo cocktail
- Merci
- Vivere tutte le vite
- Posso
- Malibu'
Gubbio/Gualdo Tadino
08/09/2019 14:34
Redazione