"Il Bacino Imbrifero Montano venduto a Foligno e Spoleto", il j'accuse del sindaco di Norcia Nicola Alemanno

“Hanno venduto a Foligno e a Spoleto anche il Consorzio ‘Bacino Imbrifero Montano’ (BIM) Nera e Velino di Cascia, tagliando fuori dalle scelte politiche per la rielezione del nuovo consiglio direttivo i Comuni di Norcia, Cascia e Sellano che insieme raggiungono 10 mila abitanti sui 14 mila complessivi di tutta la Valnerina”. Il sindaco di Norcia Nicola Alemanno sferra un duro attacco alle forze della sinistra all’indomani dell’assemblea del Bim, che dopo la rielezione del presidente Egildo Spada ha visto la nomina di una parte soltanto del consiglio direttivo “per difficoltà politiche in seno alla maggioranza denunciate dallo stesso Spada – riferisce Alemanno – che non avrebbero dovuto emergere a giudicare dall’elevato quorum con il quale il presidente era stato nominato. La vera e paradossale novità – rileva - sta nel fatto che per la prima volta nella storia dell’ente sono stati nominati e quindi sono entrati a far parte del consiglio direttivo i Comuni di Foligno e Spoleto; Comuni membri del consorzio, seppure con uno status diverso da quello dei Comuni della Valnerina, ma mai prima d’ora con un ruolo così determinante nelle scelte amministrative di un ente che rappresenta innanzitutto un importante strumento di sostegno all’economia della nostra valle”. “Questa decisione, che ha invece escluso altri comuni della Valnerina come anche Scheggino – prosegue – è stata presa solo per accontentare politicamente colleghi di partito, rinunciando alla coesione delle realtà di questo territorio. Insomma – sintetizza – ancora una volta è andata perduta l’opportunità di utilizzare un momento associativo, come quello fornito dal consorzio BIM, in considerazione anche dei reiterati falliti tentativi in seno al consiglio della Comunità Montana, per ricostruire i complessi rapporti politici venutisi a determinare con il cambio di maggioranza e di classe dirigente in Valnerina dopo le ultime amministrative”.