"Ubaldo, accetta il nostro omaggio. Sicuramente silenzioso, ma altrettanto devoto": è la conclusione non senza commozione, dell'omelia del Cappellano dei Ceri, don Mirko Orsini nella santa messa celebrata come tradizione la prima domenica di maggio alla Basilica di S.Ubaldo e trasmessa in diretta da TRG.
La novità, triste e dolorosa per tutta la comunità eugubina, è che non è seguita la festosa discesa dei Ceri in città, come la tradizione vuole, incipit più sentito e gioioso al mese di festa per eccellenza. Non ci sarà la Festa dei Ceri e forse in questa domenica eugubini e soprattutto ceraioli hanno cominciato a toccare con mano la pesantezza di una privazione che può apparire di poco conto - se rapportata alle migliaia di morti in Italia - ma che per l'intimità della comunità eugubina è un vulnus difficile da sanare, e che non ha precedenti nel dopoguerra.
In quelle poche parole e soprattutto nella commozione trattenuta da don Mirko, c'è tutto il pathos della comunità di eugubini che avrebbe voluto affollare la chiesa e il chiostro e quindi salutare con "O lume della fede" il suo Patrono.
Don Mirko si è rivolto direttamente a S.Ubaldo, chiedendogli di proteggere la cittadinanza, di guidarla in questo momento difficile, di aiutarla a superare non solo il virus Covid 19 ma anche i tanti virus che quotidianamente minano la comunità, i protagonismi, gli individualismi, gli egoismi - di cui purtroppo anche la Festa dei Ceri non è stata esente.
La cerimonia ha visto il Cappellano dei Ceri, affiancato dai due custodi della Basilica Ubaldiana, don Pietro Benozzi e don Giuseppe Ganassin.
La replica della Santa Messa da S.Ubaldo sarà proposta stasera alle ore 19 su Trg1 canale 111
Gubbio/Gualdo Tadino
03/05/2020 13:00
Redazione