Non passa a Gualdo Tadino la mozione di sfiducia presentata dall'opposizione – eccezione per il Movimento Cinque Stelle che non l'ha firmata – che chiedeva il ritiro di tutte le deleghe (lavori pubblici, manutenzione,
ricostruzione, decoro urbano, numerazione civica) in capo al vice sindaco Fabio Pasquarelli.
La mozione è stata presentata in aula dal consigliere della Lega Alessia Raponi che aveva promosso lo stesso documento firmato poi dai consiglieri Silvia Minelli e Fabio Viventi di Forza Italia, Paolo Cappelleti Capogruppo Lista Civica Cappelletti Sindaco e Roberto Cambiotti della lista Siamo Gualdo. Tutto è nato da un post su Facebook dell'assessore Pasquarelli che è stato ritenuto lesivo nei confronti della categoria dei commercianti:“Da oggi in poi – aveva scritto Pasquarelli - sceglierò i negozi dove fare acquisiti in base ai post che pubblicano i titolari”.
Raponi della Lega aveva parlato di liste di proscrizione, di discriminazioni in base alle opinioni che non si addicono ad un amministratore pubblico. In aula ha ribadito questo concetto
La maggioranza compatta ha difeso l'operato di Pasquarelli ritenendo la mozione di sfiducia inutile e dannosa per il clima di collaborazione che invece dovrebbe ispirare l'attività politica di questo momento così particolare e difficile.
Su questa linea Stefania Troiani del Movimento Cinque Stelle che, nell'annunciare la sua astensione al voto, ha spiegato perchè non ha intenso firmare la mozione, pur condannando la frase espressa via social di Pasquarelli.
Il sindaco Massimiliano Presciutti, a cui la mozione chiedeva di discostarsi dalle dichiarazioni del suo vice sindaco e a contestarle pubblicamente, ha ricordato il buon lavoro svolto sin qui dall'amministrazione, il colloquio costruttivo con i commercianti che smentisce di fatto qualsiasi “lista di proscrizione” nei loro confronti , rinnovando infine la fiducia all'intera squadra di giunta.
Gubbio/Gualdo Tadino
05/11/2020 15:15
Redazione