Ha una sede l'associazione Dis e Dintorni che riunisce le famiglie dell'eugubino – gualdese che si sono trovate con i loro figli ad affrontare problemi di disturbi dell'apprendimento. E' stata inaugurata sabato 3 febbraio in via Cavour a Gubbio. Si tratta di un ufficio al secondo piano del complesso dell'ex seminario, messo a disposizione dall’amministrazione comunale in base alla convenzione siglata nell’ottobre 2017. Presenti, tra gli altri, il sindaco Filippo Stirati insieme agli assessori Rita Cecchetti e Gabriele Damiani, il presidente dell'associazione Dis e Dintorni Marco Battellini e il Garante per l'infanzia dell'Umbria Maria Pia Serlupini . Il locale funzionerà come sede amministrativa ma anche front office di questa associazione con due aperture settimanali, il martedì pomeriggio dalle 16 alle 17.30 e il giovedi mattina dalle 10 alle 11.30 . L ’associazione svolge da tempo attività di incontro, formazione, e sostegno avendo come partners il settore dei servizi sociali del Comune, l'ASL e la scuola. Si occupa di disturbi come dislessia, disgrafia, iperattività promuovendo corsi e laboratori. Uno di questi è quello attivato per il secondo anno presso la Biblioteca Sperelliana , curato dalla logopedista Valeria Ruspi e dalla psicologa Silvia Fanucci, finalizzato a formare tutor per i compiti a casa. Circa 20 i partecipanti , con presenze non solo da Gubbio, ma anche da Gualdo Tadino e dalla fascia, che in 50 ore totali di formazione apprendono metodologie per insegnare ai bambini, che presentano disturbi di apprendimento, come riuscire con successo nello svolgimento dei compiti a casa . Accanto a questo corso, tra le attività sostenute da Dis e dintorni, il laboratorio metafonologico condotto dall'Asl presso le scuole d'infanzia e i percorsi multimediali per ragazzi della scuole medie finalizzati a insegnare l'uso di strumenti multimediali per superare il gap nell'apprendimento. Tutti i corsi e i laboratori sono condotti con il solo fine di aiutare i tanti bambini e ragazzi a cui è stato diagnosticato il disturbo, dimostrando che il disagio può essere un’opportunità e la solitudine una condizione da superare attraverso la condivisione.