Nuove regole per chi si occupa di ospitalità turistica con due regolamenti adottati in questi giorni dalla giunta regionale dell'Umbria.
Il primo norma gli agriturismi, dove il must dovrà essere quello di proporre a tavola per l'85% prodotti locali ed aziendali derivanti dalle attività agricole svolte nel corso dell’anno che comunque dovranno essere prevalenti rispetto a quelle agrituristiche e dove le stesse attività offerte in maniera collaterale, come piscine e aree benessere, debbono essere ad esclusivo uso dei clienti . Diversamente per attività come trekking a cavallo o escursioni in generale può l'agriturismo aprire le iscrizioni a chiunque voglia partecipare. Il fine è quello di dare agli agriturismi un'identità che rispetti le motivazioni della loro creazione: un'ospitalità finalizzata alla valorizzazione del patrimonio rurale, sia esso enogastronomico come anche culturale , di conoscenza dei processi della campagna e delle sue stagionalità .
Nei 16 articoli di cui consta il regolamento , molta attenzione è data alla tracciabilità dei prodotti aziendali e regionali che deve essere comunicata ai consumatori attraverso l’elenco degli ingredienti con la relativa indicazione di provenienza. Novità per i criteri e le modalità di classificazione della aziende agrituristiche. Si passerà da una classificazione regionale (spighe) ad una classificazione nazionale (girasoli), con cinque categorie.L'assessore regionale all'agricoltura Fernanda Cecchini promette un robusto sistema di controlo affidato alle ex Comunità Montane e ai Comuni per tutelare un settore ritenuto strategico in Umbria .
Il secondo regolamento approvato dalla giunta regionale riguarda campeggi ed albergazione. Nascono, come categoria in Umbria, gli alberghi cinque stelle lusso ed anche i campeggi 5 stelle, per innalzare la qualità dell'offerta. Camera più spaziose per quegli alberghi che vorranno le 4 o 5 stelle, piazzole camping comfort con erba e wi fi per chi vorrà la massima classificazione del proprio campeggio . Tutto scatterà dal 1 gennaio 2019, non sarà retroattivo, ma riguarderà i nuovi albergatori o coloro che ristrutturano