Un turbinio di emozioni, divenuto oramai un'appuntamento tradizionale e che proietta di fatto chi lo vive già nel prossimo 15 Maggio: Questo e molto altro è andato in scena come ogni anno alla casa di riposo Mosca a 5 giorni dalla Festa dei Ceri, quando le figure principali della Festa 2019 hanno portato il proprio saluto a nonne e nonni ospiti della struttura. In una sala centrale dell'astenotrofio gremita e colorata, con i 'Ceretti' già adibiti per l'occasione, l'ingresso del trombettiere Marco Tasso con tanto di "tazzillari" ha fatto da apripista alla sfilata di tutti coloro che si apprestano a vivere in primo piano il prossimo 15 maggio: a partire dai capodieci di Sant'Ubaldo, San Giorgio e Santantonio, Pietro Menichetti, Luca Bedini e Lucio Sollevanti, insieme ai rispettivi presidenti delle Famiglie Ubaldo Minelli, Patrick Salciarini e Alfredo Minelli passando poi per il Primo e Secondo Capitano, Fabio Tomassini e Ubaldo Stocchi senza dimenticare alfiere, capodieci e capitani dei Ceri Mezzani, il presidente del Maggio Eugubino Lucio Lupini, il presidente dell'Università dei Muratori Fabio Mariani, il sindaco Filippo Stirati, il consigliere regionale Andrea Smacchi e il vescovo di Gubbio Luciano Paolucci Bedini. Proprio monsignor Paolucci Bedini ha ricordato come la casa di riposo Mosca sia da considere come una vera e propria Casa posta nel cuore di Gubbio che si apre alla Città, un vero e proprio luogo dell'anima per un appuntamento che per chi partecipa attivamente nella struttura viene vissuto con tanta passione e gli anziani vivono questa esperienza ogni anno come parte importante della vita per un appuntamento che riesce a trasportare i presenti già nell'atmosfera unica e magica che solo il 15 Maggio può regalare. A tutti è stata donata una farfallina confezionata a mano proprio dai tanti ospiti della struttura assieme alle operatrici della casa di riposo per poi riprendere l'inconfondibile melodia del tazzillari e delle musiche ceraiole per una vera e propria Festa nella Festa, per un appuntamento che riesce a fondere in maniera viscerale allegria e commozione e capace di unire una moltitudine di generazione sotto un unico fazzoletto puntato davanti