Una denuncia alla procura di Spoleto per omicidio colposo è sata presentata dal nipote di una bidella, Katya Zengarini, morta il 4 maggio scorso a 53 anni a causa del Covid contratto proprio nella scuola dell' Infanzia di Deruta dove lavorava. Per colpa - secondo il familiare - del mancato rispetto dei protocolli ministeriali in materia. Nell' esposto, depositato dall' avvocato Giuseppe Caforio, legale del familiare - secondo quanto riportato dalla Nazione Umbria ed a altre testate - viene ricostruito l' intero iter della vicenda: in particolare, dopo la positività al Covid di una insegnante, la dirigente decise di chiudere - è ricostruito nell' esposto - solo una sezione ma non dispose alcun provvedimenti nei confronti del personale Ata, tra cui appunto la Zengarini e un' altra collega. Non sarebbero state ritenute "contatto" di caso positivo e quindi continuarono ad andare al lavoro, anche sanificando gli ambienti in cui aveva lavorato l' insegnante contagiata. Quando invece - ritiene la famiglia - sarebbero dovute essere sottoposte alla quarantena in osservanza al "Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19".