Borgo Trevi. Bimbo falciato sulla Flaminia, commozione in tribunale

Commozione, ieri mattina, in tribunale a Spoleto dove si è celebrata la prima udienza del processo a carico di S.M., l’automobilista accusato di omicidio colposo per aver investito sulla Flaminia un bambino di tredici anni che procedeva in sella alla sua bicicletta a tutta velocità e senza mani. Il corpo del piccolo, falciato dalla Bmw a bordo della quale viaggiava l’imputato, sarebbe stato ritrovato a 24 metri di distanza mentre la sua bicicletta sarebbe schizzata a quasi cinquanta metri dal punto dell’impatto. L’automobilista, patrocinato dagli avvocati Giovanni Picuti e Giampiero Molinari, ha sempre sostenuto con forza la sua estraneità ai fatti contestati, fornendo agli inquirenti una ricostruzione dei fatti che mal si concilia con la tesi accusatoria. L’imputato ha difatti più volte ribadito che quel tragico 2 novembre del 2002 quando d’improvviso si è visto tagliare la strada da una bicicletta slanciata a tutta velocità non ha potuto far nulla per evitare l’impatto. Il giovanissimo ciclista gli si sarebbe parato davanti all’improvviso, sbucando sulla carreggiata parzialmente coperta da un alto muro di sostegno che pregiudicava la visibilità dei luoghi. Non nega la circostanza secondo la quale, marciando a circa 66 chilometri orari, avrebbe violato il limite di velocità imposto dalla segnaletica stradale che fissava in cinquanta chilometri all’ora la velocità massima consentita. Sottolinea tuttavia che se pure la sua velocità di marcia fosse stata inferiore, conforme alla cartellonistica, questo purtroppo non sarebbe bastato a salvare la vita al piccolo ciclista. Si difende a oltranza, l’imputato. E non vuol sentir parlare di auto pirata. Ha fatto tutto quel che era in suo potere, insiste. Si è precipitato a frenare, come dimostrano i rilievi, pur non riuscendo in alcun modo ad evitare l’impatto. Di imprudenza, negligenza e imperizia parla invece il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Spoleto Emanuele Salvatore Medoro, firmatario dell’avviso di garanzia. Dopo l’acquisizione delle richieste istruttorie, l’udienza di stamattina è stata rinviata al 27 novembre, data fissata per l’audizione dei nove testimoni citati. Alessandra Cristofani