C.Castello. Amministrative 2016. Ancora schermaglie nel PD tifernate

Primarie il 20 Marzo 2016 ed elezioni i amministrative il 12 giugno con eventuale ballottaggio il 26 giugno. Queste sono le date ufficiose da circolino rosso sul calendario delle scadenze politico-istituzionali che riguarderanno in Umbria Citta’ di Castello e nella vicina valtiberina toscana San Sepolcro. Inutile dire che, movimenti e schermaglie, soprattutto nella coalizione di centro-sinistra e Pd in particolare, siano già avviati da tempo con il primo toto-sindaco della stagione, ma ora l’attenzione di addetti ai lavori ed interessati si concentra su programmi e soprattutto liste da sottoporre al giudizio degli elettori. Il Pd tifernate, con la sua segretaria, Rossella Cestini (si dice in pole position per il grande ritorno in lista e forse nella futura giunta in caso di vittoria) è partito per primo ed ha già effettuato una rapida ricognizione dei dodici circoli presenti sul territorio per tastare polso e umori ai propri iscritti. Ancora non si è trattato di un test ufficiale sul gradimento o meno della giunta Bacchetta e sulla riconferma o meno del sindaco uscente. La consultazione del Pd ha fatto emergere le solite divisioni con le varie anime e correnti ancora coperte ma pronta a giocare da protagoniste questa vera e propria partita a scacchi con le candidature. A proposito di candidature nel Pd “renziano”, anche in Umbria vige la regola del rinnovamento (sperimentato in parte lo scorso anno con la definizione della lista alle regionali), e statuto del partito alla mano l’articolo 20 (codice etico) non lascia dubbi di interpretazione quando parla ai commi 4 e 5 di impossibilità di candidature da parte di coloro, che, nella stessa assemblea elettiva hanno svolto due mandati indipendentemente dalla data di adesione al partito stesso. Eventuali deroghe recita il comma successivo possono essere concesse in via eccezionale su “richiesta esclusiva degli interessati per un numero di casi non superiore al 10 per cento degli eletti del partito democratico” che tradotto in salsa tifernate significa una sola, stante la presenza sugli scranni di nove esponenti del PD. Eventuali forzature a tali norme sono demandate sempre dalla “Bibbia” del Pd umbro alle unioni comunali che potrebbero deogare alla deroga a suon di maggioranza in barba ai principi etici, di rinnovamento e rispetto delle regole. Tutto ciò significherebbe, che, eccetto per coloro che attualmente si trovano al primo mandato come il capogruppo, Gaetano Zucchini e i consiglieri Vittorio Massetti, Jonatan Gatticchi, Luciano Tavernelli, Vincenzo Tofanelli e Mauro Severini (se i decenni trascorsi a monte santa maria tiberina non dovessero contare) per gli altri, assessori di giunta compresi, la strada per un posto in lista sarebbe tutta in salita. Solo uno da regolamento potrebbe chiedere di essere ricandidato. La competenza formale su queste vicende statutarie a tratti cavillose, dovrebbe essere esclusivo appannaggio dell’unione comunale convocata stasera alle ore 21 alla sala convegni dell’hotel Umbria, dalla segretaria Rossella Cestini e della segretaria provinciale guidata da Dante Andrea Rossi. Staremo a vedere…