C.Castello: mercoledi' 6 gennaio i funerali di Anna Maria Cenciarini

E' in programma domani mattina l'interrogatorio di garanzia di Federico Bigotti, il ventunenne di Città di Castello che è stato arrestato per l'omicidio della madre Anna Maria Cenciarini. Il funerale della vittima invece è stato fissato per mercoledì 6 gennaio alle ore 14,30 presso chiesa di San Pio X. Celebrerà il vescovo Domenico Cancian assieme a don Samuele Biondini ed i frati francescani del santuario di Belvedere. Questo è l'avvio del nuovo anno per Città di Castello e tutto l'Alto Tevere. Il giovane domani sarà sentito nel carcere di Perugia dal gip che ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare a suo carico sabato sera. Ora Bigotti è in cella da solo, controllato 24 ore su 24 dalla polizia penitenziaria dopo che gli arresti sono scattati sabato sera. Sale così, se possibile, lo sconcerto in tutto l'Alto Tevere che ancora non riesce a credere che un fatto del genere sia potuto succedere “a uno di noi”: Anna Maria Cenciarini aveva 55 anni, qualche problema di salute alla schiena ed alle mani, era sempre presente per questo figlio che in tanti raccontano sempre più chiuso in se stesso come nella sua camera da letto, attento solo a fare selfie e a cercare lavoro come modello o calciatore. Due anni fa l'arresto legato all'hashish, da allora Federico non era più uscito di casa, si era tanto dimagrito, era apatico. La madre lo rimproverava ma era anche sempre al suo fianco per difenderlo o per portarlo ai provini. L'accusa oggi per lui è pesantissima, omicidio aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi. Si pensa che forse un ennesimo litigio con Anna Maria possa aver innescato la furia omicida; ma il movente è ancora ignoto. I legali del 21enne ieri lo hanno incontrato in carcere e lo raccontano “Sotto choc, terrorizzato. Valuteremo – ha aggiunto Vincenzo Bochicchio e Francesco Areni – di far entrare in carcere uno psichiatra pr valutare le sue condizioni. Federico ha bisogno di aiuto”. Al momento dell'arresto Federico era nella casa del fratello maggiore, Christian, assieme al padre, visto che la loro abitazione è sotto sequestro per poter effettuare sopralluoghi ed indagini.