Si torna a parlare di Css a Gubbio con una nota di Colacem S.p.A che, all'indomani dei pareri rilasciati da Arpa ed Usl nel merito dell'uso di Css nel cementificio di Ghigiano in parziale sostituzione del pet coke, ribadisce la piena fiducia nelle Istituzioni.
Colacem ripercorre le tappe della vicenda, ricordando che nel maggio 2020 l'azienda ha formalmente chiesto alla Regione Umbria una modifica non sostanziale dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per utilizzare Combustibile Solido Secondario (CSS) - Prodotto, in parziale sostituzione del combustibile fossile attualmente impiegato (pet-coke). “Tale richiesta – si legge nella nota - si pone in piena coerenza con le indicazioni europee di contenimento delle emissioni climalteranti per salvaguardare il pianeta dai pericoli del riscaldamento globale".
L'Europa, infatti, attraverso uno strumento denominato Ets impone di fatto, pena sanzioni economiche, agli stabilimenti di produzione del cemento di optare per combustibili alternativi, come attuato da molti anni in Germania, Austria, paesi del nord Europa e in molte regioni italiane. Si tratta di direttive vincolanti volte a perseguire l’obiettivo europeo di riduzione del 55% delle emissioni di CO2 al 2030.
"La documentazione a supporto consegnata da Colacem agli uffici competenti è poderosa e qualitativamente avanzata – afferma l'azienda - in perfetta linea con le normative che regolano la verifica di assoggettabilità a VIA ed è stata sviluppata dalla Golder, tra le più autorevoli società di consulenza a livello internazionale, con un team di specialisti in campo ambientale".
La nota si conclude con l’auspicio che: "tutte le componenti della comunità regionale e cittadina si impegnino serenamente e con spirito di collaborazione per affrontare il futuro nel rispetto dell’ambiente, con il supporto della comunità scientifica" dicendosi aperta al confronto evitando strumentali divisioni.
Gubbio/Gualdo Tadino
06/04/2021 18:51
Redazione