L' emergenza caldo e le ferie del personale sanitario non sembrano aver causato particolari criticita' , almeno per ora, nei pronto soccorso di Perugia e Terni, i due ospedali piu' grandi dell' Umbria.
"Abbiamo piani consolidati da anni che in estate ci permettono di fronteggiare le situazioni di criticita' - afferma l' assessore regionale alla Sanita' , Luca Barberini rispondendo all' Agi - malgrado la carenza di medici che affligge tutta Italia, soprattutto in alcune specialita' , la nostra realta' e' sicuramente positiva e al di sopra della media". Al pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia del capoluogo umbro, 170 accessi medi al giorno, di mercoledi' mattina, meno di dieci persone aspettano il loro turno in sala d' attesa. I codici verdi entrano quasi immediatamente, quelli bianchi - i meno gravi - aspettano circa un' ora, mentre un cartello che informa i pazienti sui tempi d' attesa indica "circa 90 minuti per i verdi e tempi indefiniti per quelli bianchi, in condizioni di normale affluenza e assetto organizzativo".
"Non abbiamo problemi di organico - spiega Paolo Groff, direttore del pronto soccorso di Perugia - per certi aspetti e' sempre insufficiente, ma rispetto a tante realta' non abbiamo particolari problematiche. I cittadini hanno la stessa attenzione e il tempo medico dedicato di tutte le altre fasi dell' anno". Affermazione che sembra confermata dai pazienti, anche se tra i codici bianchi serpeggia comunque un po' di nervosismo. Una signora con un dito gonfio e un piccolo ematoma teme di dover aspettare qualche ora: "Se non sei grave devi necessariamente aspettare molto, forse andrebbe riorganizzato complessivamente il sistema". Un' altra e' in fila per farsi controllare un braccio dolorante "perche' il medico di base e' in ferie e la guardia medica mi ha detto di aspettare qualche giorno perche' dovrebbe passare, ma dato che continua sono venuta qui".