Censimento FAI: anche Rasiglia, i Giardini del Frontone e Tordibetto nel luoghi piu' votati a livello nazionale

Mancano 20 giorni al termine dell’8ª edizione del censimento nazionale organizzato dal FAI - Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Ancora 20 giorni per votare i propri luoghi più amati e contribuire a tutelarli, valorizzarli o salvarli dall’abbandono con un gesto concreto.   Ad oggi sono oltre 800.000 i voti ricevuti per più di 31.000 differenti “luoghi del cuore” e numerosi cittadini si stanno ancora mobilitando per raccogliere firme a favore delle realtà territoriali a loro più care, con 297 comitati che si sono registrati sul sito www.iluoghidelcuore.it. Si tratta di dati parziali, visto che solitamente negli ultimi giorni del censimento vengono consegnate al FAI moltissime raccolte voti, in grado di ribaltare la classifica finale, che verrà comunicata nel mese di febbraio 2017.   Doppio l’obiettivo che stimola a partecipare a questa iniziativa davvero unica: - la realizzazione di un intervento diretto per i primi 3 classificati, a cui verranno destinati 50mila, 40mila e 30mila euro sulla base di specifici progetti d’azione. - la visibilità ottenuta dai luoghi votati durante il censimento, che può portare alla nascita di collaborazioni virtuose tra società civile e istituzioni del territorio e trainare lo stanziamento di altri contributi preziosi.   Inoltre i luoghi che riceveranno almeno 1.500 voti potranno presentare una richiesta per un intervento da parte di FAI e Intesa Sanpaolo, secondo le linee guida che verranno diffuse nel 2017 dopo l’annuncio dei risultati e sulla base delle quali verranno selezionati i beneficiari di altri contributi economici fino a 30mila euro. Infine il luogo più votato sul web verrà premiato con la realizzazione di un video promozionale. Ecco i luoghi che in Umbria si sono, per il momento, classificati ai primi posti: Giardini del Frontone a Perugia Chiesa di San Biagio a Tordibetto a Assisi (PG) Complesso di Sant’Antonio da Padova a Bettona (PG) Rasiglia: sito archeologico industriale del tessile a Foligno (PG) Teatro della Concordia a Monte Castello di Vibio (PG) Nel dettaglio alcuni dei luoghi più gettonati: I Giardini del Frontone, adiacenti all’Abbazia di San Pietro, sono i primi giardini della città di Perugia. L’area si estende lungo quattro viali principali, intervallati da numerose aiuole. Il sito sorge in un luogo su cui si trovava una piazza d’armi creata nel Quattrocento dal signore di Perugia, Braccio da Montone. I giardini furono voluti dai poeti della Colonia Arcadica Augusta che, agli inizi del Settecento, crearono un anfiteatro e delimitarono i viali con esemplari di specie esotiche. Nel 1791 venne costruito l’Arco del Frontone per delimitare l’anfiteatro. I giardini vennero ampliati e abbelliti durante l’Ottocento. Oggi il parco è molto frequentato ed è sede di eventi come il cinema estivo all’aperto e l’Umbria Jazz Festival. Tuttavia, i giardini versano in stato di degrado e incuria e per questo i cittadini li segnalano al censimento. La chiesa, che sorge lungo la strada provinciale Tordibetto d’Assisi-Bastia Umbra, fu edificata fra il 1732 e il 1735 ad opera del cittadino Giuseppe Rossi in seguito a un legato testamentario. Molto semplice nell’aspetto esteriore, era decorata da una pala d'altare del pittore Andrea Appiani e da un ciclo di tele di Francesco Curradi, ora di proprietà della Provincia di Perugia e non più conservate nella chiesa. L'edificio ha subito gravi danni a causa dei terremoti del 1984 e del 1997; versa oggi in stato di completo degrado: non è agibile ed è soffocato dalla vegetazione. Fino a qualche decennio fa la chiesa, dedicata a san Biagio, ospitava le celebrazioni della Candelora, rimaste nella memoria della comunità locale che si è attivata al censimento per salvare questo luogo. Il Complesso di Sant’Antonio da Padova si trova su una collina a ridosso delle mura del borgo di Bettona e si affaccia sulla Valle del Tevere. La costruzione della chiesa e del convento cominciò nel 1494 e terminò nel 1502, quando i Francescani dell’Osservanza si installarono nel complesso. Quest’ultimo, corredato da un vasto giardino, diventò presto il polo religioso di riferimento per le campagne circostanti. La chiesa, una volta riccamente decorata da affreschi e stucchi, conservava una statua del Santo attribuita ad Andrea della Robbia e una tela del Perugino. Passato al Demanio nell’Ottocento, il convento venne chiuso definitivamente nel 1866. In seguito a decenni di abbandono e di incuria, la chiesa e il giardino, ora di proprietà del Comune, si trovano in forte stato di degrado, motivo per cui la cittadinanza li sta votando al censimento. Il borgo di Rasiglia è una frazione di Foligno, nota per il suo intreccio di vicoli e vene d’acqua sorgiva su cui si affacciano pittoreschi edifici in pietra. Questi ultimi, un tempo mulini, lanifici, tintorie e botteghe artigiane sorsero già nella prima metà del Seicento, in virtù della cospicua forza idraulica del fiume Menotre che garantì il fiorire dell’industria tessile. Quest’ultima rimase operativa fino alla prima metà del Novecento, quando i lanifici si trasferirono nella vicina Foligno con un conseguente spopolamento, aggravatosi dopo il terremoto del 1997. Dopo alcuni decenni di quasi totale abbandono, Rasiglia sta rinascendo e alcuni edifici sono stati ristrutturati ad uso abitativo e turistico. Sono ancora conservati, inoltre, tutti i macchinari necessari alla produzione tessile, cosa che fa di Rasiglia un museo di archeologia industriale “diffuso”. Nel 2016 un gruppo di cittadini si è attivato al censimento con lo scopo di far conoscere e valorizzare il borgo.