Tra tradizione e novità in tema di sicurezza, la Festa dei Ceri è entrata nella sua dirittura finale con l'attesa culminata nella prima domenica di maggio, che come tradizione, segna il ritorno in città dei Ceri.
E così questa domenica si è aperta in cima al monte Ingino con la S.Messa alle ore 8 officiata dal Cappellano dei Ceri, don Mirko Orsini: come ogni anno, il cappellano ha richiamato i valori Ubaldiani nella sua omelia auspicando un 15 maggio improntato a quei valori ma anche "gli altri giorni dell'anno dobbiamo ricordarci del nostro Patrono e di quei principi di pace e riconciliazione che ne hanno caratterizzato la parabola terrena. Altrimenti non avrebbe senso ritrovarci ogni anno qui ad omaggiarlo". Il canto di O lume della fede ha poi preceduto lo scavijamento dei Ceri tra l'entusiasmo dei ceraioli e le prime birate di questo 2018, nella chiesa e quindi nel chiostro, hanno fatto riaffiorare le emozioni della Festa.
Quindi i Ceri sormontati dai piccoli ceraioli in divisa, hanno iniziato a discendere dagli stradoni, un lungo corteo aperto dai tamburini, quindi le autorità civili e ceraiole e le varie compagini santubaldare, sangiorgiare e santantoniare: la sfilata ha attraversato il centro storico per concludere il suo itinerario in Piazza Grande dove ancora 3 birate hanno portato all'ingresso festoso di cero e ceraioli alla Sala dell'Arengo dove le tre architetture lignee attenderanno il 15 maggio. Festa grande per i tre capodieci, Fabrizio Martini, Giorgio Angeloni e Giovanni Vantaggi, che si sono abbracciati (vedi foto Paolo Tosti su photogallery) all'interno della Sala dell'Arengo.
La mattinata come ogni anno è stata trasmessa in diretta da TRG (replica no stop sul canale 111 di TRG1). Un ampio servizio sulla giornata andrà in onda domani sera nel tg di TRG e giovedì in una clip all'interno della quinta puntata 2018 de "L'Attesa".
Gubbio/Gualdo Tadino
06/05/2018 12:20
Redazione