Il calcio è spietato. In una partita dominata dal Gubbio, in cui il Cesena ha prodotto veramente poco, troppo poco, a livello di gioco, sono i romagnoli ad imporsi per 2-1 tra le mura amiche. I bianconeri affondano gli umbri con due gol da cineteca ma sono costretti ad aggrapparsi alle giocate tutte tecnica e talento delle proprie punte di diamante, a differenza di un Gubbio che anche oggi ha provato ad imporre il suo gioco, riuscendoci per larghi tratti. Ma come già detto, il calcio è spietato e non lascia spazio a speculazioni, ma semplicemente in questo gioco vince chi fa più gol, senza badare troppo a tutto il resto. 4-3-3 per il Cesena di Viali che perde Collocolo nel riscaldamento e lo sostituisce con Capellini a centrocampo, in attacco tridente formato da Munari, Sorrentino e dall’ex Bortolussi. Torrente, che ritrova Cucchietti tra i convocati, risponde con un 4-3-1-2 identico a quello di sabato contro il Matelica: l’unico cambio tra gli 11 titolari è quello di Malaccari a discapito di Oukhadda. Il primo tempo è noioso, bloccato nello studio reciproco e nel tatticismo delle due squadre. Le due formazioni accusano le alte temperature del primo caldo primaverile, le tante partite giocate in pochi giorni e anche le assenze, conseguenza degli impegni ravvicinati. Il Gubbio vuole giocare palla a terra prendendosi qualche rischio in fase di impostazione e al 25’ ci prova Sainz Maza: lo spagnolo riceve palla dalla destra, si accentra e fa partire il sinistro che esce centrale e termina la sua corsa tra le braccia di Nardi. Ancora rossoblù nel finale di tempo: Formiconi al 46’ scerve Sainz Maza sulla destra, il fantasista crossa al centro dove di testa impatta Pellegrini che trova ancora una volta un attento Nardi a bloccare. Dopo il risultato ad occhiali della prima frazione il secondo tempo parte con un piglio totalmente diverso: al 48’ suggerimento in verticale per Bortolussi che col destro dall’interno dell’area la gira al volo, Zamarion è ben posizionato e blocca a terra. Un minuto più tardi s’inserisce Malaccari, il capitano entra in area e serve l’accorrente Pellegrini che da posizione defilata calcia col mancino sul primo palo, ma Nardi copre bene e blocca la sfera. La gara è molto meno bloccata e gli attaccanti hanno più spazi: al 56’ Munari sfida Formiconi sulla sinistra, arriva al limite, se la sposta sul destro e calcia a giro sul secondo palo, con il pallone che bacia la traversa ed entra in rete per l’1-0 in favore dei romagnoli. Eurogol alla “Del Piero” del classe 2000, tanto bello quanto immeritato per quanto visto in campo. Il Gubbio reagisce dopo un minuto: Sainz Maza vede e serve l’inserimento di Pellegrini che controlla al limite e, sul disturbo di Gonnelli, non riesce a dare potenza alla conclusione, bloccata da Nardi. Il Cesena si copre scegliendo la difesa a 5 per difendere i tre punti, mentre Torrente vuole rischiare e, con gli ingressi di De Silvestro e Fedato per Sainz Maza e Uggè, passa al 4-2-4 per provare a scardinare il fortino emiliano. Le ripartenze, però, possono essere fatali: al 73’ lancio della difesa per il neo entrato Russini che scappa prima a Megelaitis e poi a Ferrini portandosela avanti con la testa, entra in area e col tocco sotto beffa Zamarion, infilando il pallone sotto la traversa per il gol del 2-0 bianconero. Secondo gol dei padroni di casa, secondo gol sul quale non si può far altro che alzarsi in piedi e battere le mani. La truppa di Torrente però non muore mai: passa un solo minuto e De Silvestro corre sulla destra, crossa al centro dove Gomez in semirovesciata la mette nell’angolino basso del secondo palo, superando un sorpreso Nardi. 2-1, partita riaperta e decimo gol in campionato per il bomber argentino, che grazie a questa marcatura arriva a quota 40 in maglia rossoblù. Il Gubbio suona la carica ma il Cesena è ben abbottonato dietro e all’80esimo ha un’altra possibilità in ripartenza: Favale recupera palla a un disattento Ingrosso e serve Tonetto che si presenta al limite e calcia col sinistro ma la sfera termina a lato. I rossoblù ci provano fino all’ultimo: all’88esimo De Silvestro serve Hamlili che dalla distanza calcia col destro, ma la fiondata dell’ex Bari fa solo la barba al palo. Finisce 2-1 al “Manuzzi”, il Gubbio rimane a 44 punti con i playoff ancora in vista, distanti solo 2 punti. Ora non c’è tempo per piangere sul latte versato, ripartendo da subito per preparare la gara di sabato pomeriggio (ore 15) al “Barbetti” contro il Carpi.
Gubbio/Gualdo Tadino
31/03/2021 17:19
Redazione