"Le strutture locali attualmente rispondono in maniera adeguata alla situazione" di emergenza legata al coronavirus. Con "episodi di agitazione, di stress e di paura che sono presenti e inevitabili" da parte della popolazione, ma quello che è "fondamentale è che si risponda attenendosi rigidamente alle disposizioni date". E' quanto sottolineato con l' ANSA dal presidente dell'Ordine dei medici della provincia di Perugia, Graziano Conti. Il quale ha rivolto un appello, soprattutto ai più giovani, affinché "comprendano nella sua gravità e nella sua importanza, la necessità della limitazione della vita sociale". "Per quanto riguarda la medicina di base - ha ribadito Conti- ci sono state date una serie di indicazioni che ci consentono un adeguato triage telefonico e di selezionare in questo modo la casistica. Il problema è di convincere la popolazione a non intasare l'attività di ambulatorio e per tutto quello che riguarda determinate indicazioni e informazioni di privilegiare modalità non a rischio". Quindi no ad allarmismi. "Ma questo - ha sottolineato il presidente dell' Ordine dei medici di Perugia - non deve tranquillizzare, perché l'evoluzione dell'infezione a livello nazionale ha un suo andamento e, fin quando non vedremo che quella curva tende a scendere sia per quanto riguarda la numerosità sia la percentuale dei nuovi casi, non possiamo certamente né stare tranquilli né dare messaggi tranquillizzanti. Molti sono spaventati ma ci vorrebbe che le azioni conseguenti alla paura fossero messe in campo: evitare situazioni affollate, intasamenti vari, eliminare quelle che sono le occasioni a potenzialmente rischio". "Questo, andando in giro - ha detto ancora Conti -, soprattutto nei giovani, sembra non essere stato ben compreso. Occorre non avere la convinzione che è qualcosa che succede sempre agli altri. Si parla tanto di anziani ma poi alla fine sono i giovani che potrebbero portare eventualmente la malattia a chi è più avanti con l'età e non ci dimentichiamo che in questa situazione, per esempio di chiusura delle scuole, molte volte sono i nonni che fanno le parti dei genitori. Ricordiamoci degli anziani in tutti i sensi, non soltanto quando vengono purtroppo a mancare, ma anche quando danno un supporto alle famiglie estremamente importante". Il dottor Conti ha quindi ricordato come "il servizio sanitario nazionale sta rispondendo in maniera eccezionale a questa situazione di urgenza" ma che "in questi ultimi anni, è stato sotto alimentato, sotto finanziato, le persone sono andate in pensione e non sono state sostituite".