Ex FAT: anche il Fai tifernate si schiera contro il progetto di ristrutturazione

"La presente per segnalare una situazione particolarmente grave che riguarda il centro storico di Città di Castello che è interessato da un intervento di edificazione (28 appartamenti, 1.000 metri quadri di edifici a destinazione commerciale e un parcheggio sotterraneo) nell’area che un tempo ospitava la Fattoria Autonoma Tabacchi". Si apre con questa frase la lettera che la sezione FAI di Città di Castello ha inviato al FAI nazionale per prendere posizione nei confronti del progetto di riqualificazione dell'area ex FAT sulla quale si sono opposti anche Italia Nostra e il comitato Prato-Mattonata. "Ci è stato segnalato che durante l’abbattimento di parte delle strutture che saranno sostituite dalle nuove edificazioni, si sono verificati dei crolli di una parte degli edifici storici - prosegue la nota del FAI tifernate - L’estrema delicatezza e pregio di quest’area, caratterizzata dalla presenza di edifici di rilevanza storico-artistica eccezionale e di numerosi rilievi archeologici portati alla luce con i primi scavi, ha determinato l’interessamento del FAI, la cui attività è guidata dalla volontà di preservare e promuovere lo stato dei luoghi che possiedono connotazioni storico-culturali e paesaggistiche particolarmente importanti e che, in tal modo, contribuiscono al patrimonio comune. Per sua precisa cognizione, alleghiamo alla presente alcune fotografie dello stato dei luoghi. Per queste ragioni chiediamo gentilmente una sua verifica sullo stato dei luoghi e l’adozione dei provvedimenti necessari, affinché non vengano irrimediabilmente compromessi dei valori collettivi inestimabili per Città di Castello e dell’Umbria intera”.