La notizia più bella, quella che tutti attendevano, l'ha detta il sottosegretario al Ministero dell'Interno on. Giampiero Bocci al microfono di Trg a margine dell'incontro stamani in sala consiliare a Gubbio con i rappresentanti di enti ed associazioni della città. Sollecitato sul tema della sicurezza in Piazza Grande in occasione del 15 maggio, in momenti particolari come quello dell'alzata, l'onorevole è stato chiaro:"Non ci sarà alcuna limitazione, gli eugubini potranno rispettare la tradizione con lo spirito scatenante che sempre ha caratterizzato questa festa più bella del mondo".
Con Bocci, ospiti del sindaco Filippo Stirati, i componenti fissi del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica di Perugia, il Questore Francesco Messina, il comandante provinciale dei Carabinieri colonnello Giovanni Fabi, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Dario Solombrino. Assente per impegni il Prefetto Raffaele Cannizzaro. La finalità dell'incontro era quella di dare informazioni alla comunità sulle norme e misure inerenti l'ordine pubblico, con particolare riferimento alla gestione di eventi e manifestazioni. Inevitabile che il pensiero di tutti fosse rivolto alla Festa dei Ceri, alla densissima concentrazione di persone in momenti particolari della festa, dall'alzata alla corsa, con lo spettro di tornelli contapersone apposti all'ingresso di Piazza Grande. Il pericolo sembrerebbe scongiurato, stanti le parole del sottosegretario, seppur i dettagli del piano di sicurezza saranno oggetto di attenta analisi in tavoli tecnici da qui a venire .
Non solo Festa dei Ceri tuttavia, perchè se il folklore e anima di Gubbio si identificano maggiormente nel 15 maggio, esistono tutta una serie di eventi durante l'anno dove la sicurezza va garantita. Il colonnello dei Carabinieri Fabi ha invitato i presenti a considerare i provvedimenti per l'ordine pubblico:"Un prezzo necessario da pagare per godere in sicurezza delle proprie tradizioni in tempi mutati in cui la minaccia terroristica è impalpabile e quotidiana". Sulla stessa linea il comandante Solombrino e lo stesso questore Messina che ha ricordato a tutti come i fatti di Torino abbiano attirato l'attenzione non solo sulle minacce esterne, ma anche su quelle interne e imprevedibili, come un grido lanciato tra la folla che semini senza motivo alcuno il panico. Il sottosegretario Bocci, nelle sue conclusioni, ricordando come sicurezza significhi anche sicurezza nelle proprie case, fatto a cui lavorano le forze dell'ordine con risultati definiti ottimi in Umbria, malgrado gli spiacevoli furti ai quali ancora oggi si assiste, ha invitato tutti a ricordare le due facce dell'essere cittadino, ovvero l'essere portatore di diritti come quello di onorare le proprie tradizioni, ma anche di doveri come quello di rispettare le leggi che lo Stato si è dato per grantire a tutti la salute e sicurezza pubblica. "La deroga alla legge – ha detto Bocci – per me è anticamera dell'illegalità", invitando tutti a trovare soluzioni condivise laddove si evidenzino ostacoli che non tradiscano tuttavia la sostanza della legge data.
Gubbio/Gualdo Tadino
06/10/2017 18:21
Redazione