Un maxi brindisi, per festeggiare il successo della sesta edizione di 'Umbria in un Bicchiere' che domenica scorsa ha superato il record di presenze, con oltre settecento partecipanti all'evento. Un traguardo che ha meravigliato gli stessi organizzatori. "L'edizione di quest'anno è andata oltre ogni migliore aspettativa - commenta Giovanni Maira, responsabile della Condotta Slow Food Valle Umbra - con la partecipazione di tanti specialisti ed appassionati del settore, in particolar da Lazio, Marche e Toscana, ma anche numerosi turisti, soprattutto inglesi e tedeschi, venuti a conoscenza dell'iniziativa. Buona anche la partecipazione dei folignati, che ormai hanno imparato a conoscere ed apprezzare il nostro impegno". Umbria in un Bicchiere è organizzato - per l'appunto - dalla Condotta Slow Food Valle Umbra, con circa sessanta cantine umbre partecipanti, per un'offerta di oltre duecento degustazioni. Un'occasione unica per gustare la produzione regionale, selezionata secondo i parametri stessi della filosofia Slow Food, ovvero: buono, pulito e giusto. Tutto esaurito anche per il seminario sui cambiamenti climatici e viticoltura, svoltosi nella Loggia di Palazzo Candiotti, durante il quale sono stati messi a confronto vini di annate diverse, frutto di stagioni con diverso andamento climatico e conseguenti pratiche agricole. Umbria in un Bicchiere è anche l'occasione - ormai tradizione - per la presentazione ufficiale della guida Slow Wine 2020, negli ultimi anni accreditatasi come la più venduta in Italia in assoluto. "Nel corso di questi anni - spiega Giovanni Maira - si è venuto a creare uno 'zoccolo duro' di partecipanti che aspettano l'evento con grande emozione ed attenzione. Il segreto è stato quello di essere riusciti a dar vita ad una formula capace di coinvolgere curiosi, interessati ed esperti, proponendo approfondimenti e tematiche per addetti ai lavori e non solo. La nostra - sottolinea intenzione non è quella di 'riempire le piazze' ma di creare eventi da cui il territorio tragga benefici, sempre con momenti ludici e di educazione ad un modello di consumo buono, pulito e giusto". Degustazioni di vino ma anche proposte di tipicità alimentari d'eccezione: dalle lumache al sedano alla trevana, la trippa i fagioli con le cotiche e la caratteristica pizza sfoglia folignate. "Ringrazio tutti i visitatori, le cantine, i sommelier, i produttori, i ristoratori ed i collaboratori - conclude - così come l'Ente Giostra della Quintana e l'amministrazione comunale, che ci è stata particolarmente vicino".