Foligno, tempio dello scambio di semi e dell'agricoltura sana

«I semi sono un dono della natura, delle generazioni passate e delle diverse culture. È nostro dovere e responsabilità proteggerli per tramandarli alle generazioni future. Essi sono il primo anello della catena alimentare, incarnano la diversità biologica e culturale e sono il ricettacolo della futura evoluzione della vita». Così recita il “Manifesto sul futuro dei semi” redatto dalla Commissione Internazionale per il Futuro dell'Alimentazione e dell'Agricoltura. Oggi, però, il futuro della diversità delle colture è minato da molteplici fattori. Tra questi, il progressivo abbandono dell'autoproduzione di cibo cui si è assistito nei decenni passati. Eppure, negli ultimi anni, tante persone stanno riscoprendo il piacere (e i risvolti socio-salutari) di coltivare autonomamente ortaggi, verdure e frutti da portare sulla propria tavola. Oppure, hanno iniziato a rivolgersi agli agricoltori che operano su piccola scala, che garantiscono prodotti biologici e sicuri. Così, in questo contesto, Foligno per un giorno diventa il tempio dello scambio dei semi, dei bulbi, delle piante. A Foligno si incontreranno i produttori professionisti o amatoriali con i fruitori finali, e cioè altri agricoltori o contadini amatoriali, magari giovani o famiglie pieni di curiosità ma senza alcuna esperienza di coltivazione, o, ancora inossidabili ortolani plus agées, di quelli che sull'agricoltura casalinga ci hanno campato una vita intera. Tutto questo è “Chi semina raccoglie”, iniziativa organizzata dall'associazione “All make soup”, che si svolgerà a Foligno, in piazza Don Minzoni, sabato 31 maggio dalle 11 di mattina e fino alle 17. Una mostra-mercato del tutto speciale, dove si potranno scambiare o acquistare semi, piantine, bulbi e talee. Una giornata dedicata anche «alla sensibilizzazione alla biodiversità che vuol dire libertà – spiegano gli organizzatori - “Chi semina raccoglie” vuole ribadire l'importanza della varietà dei semi come tutela della biodiversità mondiale, rivendicando il diritto degli agricoltori biologici, dei coltivatori che operano su piccola scala ma anche dei produttori amatoriali che si producono il cibo a casa di coltivare liberamente qualsiasi tipo di varietà sementiera. Perché il diritto al cibo è un diritto fondamentale e coltivare la diversità è un passo verso la sovranità alimentare mondiale nonché verso una maggiore qualità della vita... di tutti». La prima edizione di “Chi semina raccoglie” ha in serbo un programma molto ricco: dalle 11 SCAMBIO DEI SEMI Portate semi, talee e piantine da scambiare, se non avete nulla venite lo stesso a prendere qualche seme + Mercato autoproduzioni agricole ed artigianali dalle 11.30 alle 12.30 – La compagnia teatrale ambulante le “LUI SA” (Maria Luisa Morici + Sabina Antonelli) presenta “IL PESCIOLINO NERO” uno spettacolo sulla diversità adatto a un pubblico vastissimo, dai bambini agli adulti dalle 13 alle 14 – Pranzo condiviso, IL COUS COUS DELLA CASA DEI POPOLI dalle 15.00 alle 15.40 – ERBE CAMPAGNOLE dell'UMBRIA - Dimostrazione a cura di “Accademia umbra erbe campagnole spontanee” dalle 16.00 alle 17.00 – COLTIVARE LA BIODIVERSITÀ – Open Space Conferenza-dibattito, modera Daniela Riganelli. Intervengono Sanni Mezzasoma Centro Panta Rei, Andrea Brugnolli, Permacultore, tecnico delle energie rinnovabili e del risparmio energetico della Libera Università di Alcatraz, Fabio Barcaioli, agronomo, Franco Trinca, Rete No OGM. L'iniziativa è patrocinata dal Comune di Foligno ed è organizzata con la collaborazione dell'associazione “Casa dei popoli”, Brillicco (e-commerce che propone ricette ed alimentazione vegan basata su prodotti biologici e legati alla tradizione umbra www.facebook.com/brillicco) e Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica Umbria. Info: www.facebook.com/allmakesoup.