Foligno: una mozione contro la ‘pillola del giorno dopo’

Parte dal Centro del Mondo la crociata contro la cosiddetta “pillola del giorno dopo” ovvero sia quel farmaco(nome scientifico “levonorgestrel”) capace - in base a particolari principi attivi - di bloccare il processo di gravidanza. Ad alzare il cartellino rosso, sono i consiglieri comunali della Margherita, Agostino Cetorelli e Luigi Tacchi, che sulla spinosa questione hanno presentato un ordine del giorno che dovrà essere discusso dalla massima assise cittadina. I due esponenti rutelliani, fanno notare che la Regione dell’Umbria con una disposizione dello scorso 24 agosto ribadisce l’obbligo da parte del farmacista, di procedere alla vendita della succitata pillola. Ma segnalano anche il fatto che il Comitato Nazionale per la Bioetica ha riconosciuto che il “levonorgestrel” potrebbe avere un’azione non solo contraccettiva ma anche successiva alla fecondazione. Si tratterebbe quindi di una vera e propria forma di aborto. Di conseguenza, scrivono Tacchi e Cetorelli, è legittimo per un medico rifiutarne la prescrizione, facendo appello alla propria coscienza. E non finisce qui: i consiglieri pongono all’attenzione dei loro colleghi una sentenza del Tar del Lazio che ha riconosciuto un ricorso presentato dal Movimento per la Vita, in base alla quale, la società produttrice del Norlevo è stata costretta a modificare le avvertenze contenute nel “foglietto illustrativo” evidenziando le capacità del prodotto di interrompere una gravidanza. A questo punto i rutelliani ricordano che il diritto all’obiezione di coscienza viene riconosciuto a tutti gli esercenti delle professioni sanitarie, ed invitano pertanto il Sindaco e la Giunta ad intervenire con forza presso la Regione e l’Ordine dei Farmacisti della Provincia, affinché siano modificate le posizioni espresse, dando ai farmacisti la possibilità di non vendere la cosidetta “pillola del giorno dopo”. Considerando i risvolti etici, politici, religiosi nonché le sensibilità personali, c’è da credere che quando la pratica approderà tra gli scranni dell’Aula Consiliare, il dibattito sarà a dir poco infuocato.