Spunta una fidanzata. Un'altra, nell'agghiacciante storia di Giorgio Giorni, l'imprenditore di 33 anni di Sansepolcro che sabato, davanti al giudice Claudia Matterini, ha ricostruito il delitto della piccola Maria. Lo ha detto durante l'interrogatorio disposto dallo stesso gup nell'ambito del processo a suo carico che si svolge con il rito abbreviato. Si tratta di una donna che nei mesi scorsi ha iniziato a scrivere a Giorni detenuto e che lui non avrebbe mai incontrato. Anche per lei, per questo nuovo pseudo amore maturato dietro le sbarre, l'imprenditore ha taciuto la sua relazione clandestina con Tiziana Deserto, la mamma della bambina.All'inizio della scabrosa vicenda, subito dopo il suo arresto, l'imprenditore aveva ricercato S., ladonna con la quale aveva intrattenuto una relazione per sette anni. Nel corso dell'interrogatorio ha detto che inizialmente non aveva ammesso la storia con la Deserto per non ferire S., per non farle sapere che le era infedele. Ma negli ultimi tempi la relazione con la donna, spesso impegnata perchè sposato e madre di un bambino, si era affievolita. Così Giorni aveva prima considerato gli incontri con la mamma di Marina solo a sfondo sessuale. Poi si era "affezionato" a Tiziana.