“L’Assemblea degli iscritti dell'Associazione nazionale magistrati dell’Umbria prende atto delle iniziative prospettate dal Procuratore generale per garantire un livello di sicurezza adeguato per il Tribunale civile di Perugia. Evidenzia peraltro - spiega in una nota il segretario della Giunta Claudio Cicchella - che sussistono standard di sicurezza insufficienti anche in altri uffici giudiziari del distretto”. Per tale ragione, l’assemblea degli iscritti “resta convocata in modo permanente e la Giunta distrettuale Anm si impegna a vigilare sulla concreta attuazione di presidi minimi di tutela dell'incolumità in tutti gli uffici giudiziari, instaurando un'interlocuzione diretta con i capi degli uffici in modo - conclude la nota - da monitorare lo stato di avanzamento dei lavori”. La presa di posizione dell’Anm arriva dopo il ferimento di due giudici e un cancelliere, nello stabile ex Poste di Perugia dove si discutono le cause civili, da parte di un albergatore – Roberto Ferracci, nato a Perugia ma residente a Spello - della cui azienda era stato dichiarato il fallimento. L’uomo era entrato nello stabile senza alcun problema, armato di un grosso coltello, e aveva aggredito la giudice Francesca Altrui. Solo l’intervento del giudice Umberto Rana, anche lui rimasto ferito da una coltellata, ha evitato il peggio. Nella colluttazione è rimasto ferito anche un cancelliere. Dopo il fatto si erano alzate forti polemiche su come sia possibile che una persona possa entrate tranquillamente armata dentro una sede giudiziaria.