Sette artisti, ceramisti, pittori, fotografi, stilisti e un’associazione , la “Clip up your mind”, per riaprire un edificio storico di Gualdo Tadino, Palazzo Calai, chiuso da decenni e sconosciuto ai più.
Fino al 5 agosto è visitabile tutti i giorni ,escluso il lunedì , la mostra “Express yuorself. Temporaneo contenitore artistico “ , terza edizione di un progetto dell’associazione “Clip up” , sostenuto dal Rotary Club, finalizzato a riscoprire, in questo caso, aprire per la prima volta al pubblico, luoghi semisconosciuti del patrimonio architettonico di Gualdo Tadino. La scelta quest’anno è caduta su Palazzo Calai, certamente uno dei più nobili edifici della Gualdo ottocentesca, proprietà degli eredi della famiglia Calai, quella stessa famiglia a cui la città deve, grazie al benefattore monsignor Roberto Calai, tanto della sua storia, dall’ospedale alla farmacia fino ai consistenti interventi a favore della chiesa cattedrale di San Benedetto. Disabitato da tempo, gravemente ferito dal sisma del 1997, è stato restaurato per la parte strutturale, ma attende la valorizzazione dei suoi interni interamente dipinti a tempera da pittori dell’Ottocento, eugubini, perugini ma anche di area marchigiana. Un vero e proprio gioiello concepito come un palazzo del Cinquecento sulle cui pareti si svolge un racconto per aneddoti che deve molto alla cultura classica nelle grottesche come nei temi mitologici scelti. Vero capolavoro la cappella di famiglia con scene della passione, come lo studiolo con il ciclo di uomini illustri e la sala che dà sulla terrazza dipinta in stile già liberty a mo di un fiorito loggiato. Il tutto disposto su tre piani a cui si accede da un elegante scalinata . Inevitabile sognare per questo contenitore una più ampia fruizione pubblica dopo un auspicabile restauro , potendo anche far conto sul cortile di pertinenza e sulle sottostanti cantine Mavarelli che ancora conservano le grandi botti di vino .
Un sogno che l’associazione “Clip up “ non nasconde, ma che intanto si sostanzia nella possibilità concreta data in questi giorni ai gualdesi di visitare il palazzo. Nelle stanze è allestita la mostra collettiva di sette artisti locali : i ceramisti Stefano Zenobi con il suo lustro classico, Danilo Passeri con le sperimentazioni a fondo nero, Maurizio Tittarelli Rubboli con le sue muffole cangianti, Chiara Demegni con il suo uso originale di materiali diversi. La pittura è rappresentata da Monia Gubbini con il paesaggio e figurativo, mentre la fotografia propone un giovane Saverio Pititto con scatti in bianco e nero dalla grande capacità introspettiva. Chiude la Pitsart di Maurizio Biscontini con le sue creazioni di tessuti per la moda. Un viaggio tra presente e passato tutto da gustare che ha già attirato, dal giorno della sua inaugurazione lo scorso 16 luglio , oltre 200 visitatori.
Gubbio/Gualdo Tadino
27/07/2017 17:38
Redazione