9 punti nelle ultime 5 gare, 35 totali, a +8 dalla zona playout e -6 dai playoff: questa la situazione di un Gubbio chiamato domani alle 15 ad affrontare al “Gavagnin-Nocini” di Verona quella Virtus che occupa proprio la decima piazza, ultima utile per la post season, in un girone B di C arrivato alla 30esima giornata. Out per problemi fisici sia Migliorelli che Hamlili oltre al lungodegente Cucchietti, sarà 4-3-1-2 per Torrente con Zamarion in porta, Formiconi, Signorini, Ferrini e Ingrosso a comporre la linea difensiva, mediana con Megelaitis, Malaccari ed uno tra Maza o Oukhadda, pasquato trequartista a supporto di Gomez e di Pellegrini, con Fedato e De Silvestro possibili variabili a gara in corso. Steso modulo anche per lo storico presidente -allenatore virtussino Fresco, orfano del difensore Pellacani squalificato, con Danti a suggerire per lo stoccatore Arma ed uno tra Pittarello o Marcandella. I veronesi sono reduci da tre sconfitte in fila ma prima erano stati capaci di inanellare nove risultati utili filati, per una partita che per il Gubbio oltre che uno scontro diretto in chiave decimo posto può rappresentare anche la definitiva ipoteca per la salvezza:
"Affrontiamo una squadra molto abile tecnicamente -sottolinea mister Torrente alla vigilia - con taglia fisica importante soprattutto in attacco. In casa hanno perso solo con il Padova peraltro al 96esimo in stagione, quindi è certo che ci attende una partita difficilissima. Noi però vogliamo dare continuità e andremo a Verona come sempre per giocarci le nostre carte. Noi abbiamo qualche acciacco, sceglierò i giocatori maggiormente in condizione e quelli che mi danno maggiori garanzie nache dal punto di vista tecnico-tattico visto che poi mercoledì prossimo torneremo in campo per affrontare il Perugia. Il nostro obiettivo resta la salvezza, ancora non è raggiunta e per raggiungerla serve l'aritmetica che ad oggi ancora non c'è. Ottenuto l'obiettivo salvezza, possiamo pensare a guardare in alto".