Gubbio, entusiasmo e colore per i ceri Mezzani. Cade San Giorgio, pendute di Sant'Antonio: feriti al mattino e sul monte

Una splendida giornata estiva ha fatto da cornice all'alzata dei Ceri mezzani. Tanta gente in piazza Grande ad assistere al momento clou di una domenica che per i giovani protagonisti - il I capitano Federico Ghirelli, il II Marco Sparvoli e i capodieci Enrico Tomarelli per S.Ubaldo, Cristiano Fecchi per San Giorgio e Nicola Caroli per S.Antonio - é iniziata presto, con la sveglia ad opera dei tamburini, la visita al cimitero, la messa presso la chiesetta di San Francesco della Pace e la sfilata dei santi. Colorata e allegra come sempre la sfilata dei ceraioli, aperta dalla banda comunale e guidata dai capitani, dal trombettiere Lorenzo Naticchi e dall'alfiere Riccardo Traversini che ha raggiunto piazza Grande dove con il suono del campanone ha fatto da sottofondo alla sempre travolgente alzata. Da registrare la vistosa penduta di S.Ubaldo al momento dell'uscita dalla piazza, prima che i giovani ceraioli iniziassero la sempre significativa mostra per le vie della cittá. Il pranzo e poi la sosta in via Savelli prima della corsa pomeridiana alla presenza della consueta folla sterminata. Alle sei il via con una corsa sfrenata, come di consueto con la spregiudicatezza dei giovani protagonisti, dai 15 ai 23 anni. Ancora pendute, stavolta per Sant'Antonio dopo la curva della Farmacia e durante le birate della sera all'uscita franato su un gruppo di ceraiolo sangiorgiari caduti a terra. Caduta a terra invece per il cero di San Giorgio lungo l'ultimo stadone del monte, all'altezza dell'angioletto, con Sant'UBaldo che ha chiuso la porta senza difficoltà. Purtroppo a seguito di questa caduta due persone, una giovane e un uomo di mezza età, sono rimasti feriti e soccorsi dalla vicina ambulanza del 118. Feriti anche in mattinata dopo l'alzata in particolare per la calca e per la consueta bagarre dovuta alla rottura delle brocche lanciate dai capodieci tra la folla.