Un compleanno sobrio ma importante: che in attesa delle candeline vere e proprie e dei festeggiamenti previsti ad autunno - quando si saranno conclusi i lavori di risistemazione esterna - è stato celebrato con un gesto semplice e significativo.
La Biblioteca Sperelliana di Gubbio ha compiuto 350 anni: era il 10 giugno del 1666, quando il vescovo Alessandro Sperelli donava alla Città di Gubbio la sua personale libreria con l’intera e preziosissima collezione di libri messa in piedi con grande fatica e dedizione in decenni di ricerca e studio.
E la data di ricorrenza è stata festeggiata venerdì sera con la consegna da parte di due esponenti del gruppo di volontari "100 Ramazze" di uno dei locali sottostanti la biblioteca, ripulito e risistemato, con tanto di imbiancatura: un dono che le "100 ramazze" hanno voluto offrire ad una istituzione storica della cultura cittadina.
Presenti all'incontro l'assessore comunale alla Cultura, Augusto Ancillotti, la rappresentante della Soprintendenza per i beni librari, Maria Vittoria Rogari, la responsabile della Biblioteca, Ivana Carletti e per le "100 ramazze" Carlo Rogari e Massimo Bei (tutti insieme nella foto).
Un gesto e una presenza altamente qualificanti e ancor di più nei giorni in cui la comunità eugubina si interroga per gli incresciosi fatti di vandalismo al parco di Coppo che hanno tolto il velo su episodi di incuranza e menefreghismo del bene pubblico disdicevoli: "La nostra risposta è questa - ha detto Carlo Rogari delle "100 Ramazze" - lavorare per abbellire la città, donare il proprio tempo per dare un contributo fattivo e disinteressato". L'esponente della Sovrintendenza, Rogari, ha dalla sua elogiato il lavoro svolto ma anche il ruolo che la Sperelliana riveste a livello regionale e nazionale, con le numerose iniziative messe in campo per favorire la lettura, la presenza dei più giovani e anche dei piccoli con difficoltà di apprendimento. Plauso sia al ruolo della Sperelliana che al contributo dei volontari di "100 ramazze" è arrivato anche dall'assessore Ancillotti.
Da quel fatidico 1666 i bibliotecari della Sperelliana di Gubbio si sono trasmessi un ricchissimo patrimonio, avendo cura, giorno per giorno, non solo della sua conservazione, ma all’acquisizione di nuovi lasciti e all’integrazione della collezione con acquisti mirati e attentamente valutati. Tanta storia dunque, ma anche tanto futuro. Oggi, la Sperelliana, non è solo sede preposta alla conservazione dei libri, ma è uno spazio per molteplici attività sociali, che i cittadini e i lettori appassionati frequentano per incontrarsi, confrontarsi, studiare, leggere, navigare, scrivere e tanto altro ancora.
E' anche sede di importanti istituzioni culturali, come l'IRDAU (istituto ricerca e documentazione sugli Antichi Umbri) o il recente Centro di Documentazione e Studio della Festa dei Ceri con la preziosa collezione di testimonianze di Maurizio Del Ninno.
Gubbio/Gualdo Tadino
13/06/2016 08:45
Redazione