Gubbio: inaugurato il parcheggio della Funivia

Inaugurato oggi a Gubbio il parcheggio della funivia, destinato a cittadini e turisti. A tagliare il nastro il sindaco Diego Guerrini e l'assessore Raffaello Di Benedetto. La restituzione a tutta la città di questo servizio così importante - è stato detto - è un atto doveroso da parte dell'attuale amministrazione. Il nuovo parcheggio occupa tre piani, due dei quali interrati, e dispone di un centinaio di posti auto. L'assessore Di Benedetto ha spiegato, come la realizzazione del parcheggio della funivia vada a completamento dell'intervento eseguito sul complesso di San Marziale. Ha quindi sottolineato che l'intervento è stato improntato nel rispetto dell'andamento planoaltimetrico della zona, dell'ambiente circostante, del torrente Cavarello, e soprattutto è stato tenuto in particolare considerazione il rapporto con le mura urbiche. Infatti, non è stata stravolta la configurazione del luogo - sottolinea il Comune in una nota -, oramai consolidata da anni, ma anzi si è cercato di coniugare le esigenze progettuali con le necessità ambientali e le emergenze storico-architettoniche. Al piano terra del parcheggio sono collocati 33 posti auto e un bar con servizi igienici. A confine con la piattaforma della funivia si trova l'arrivo dell'ascensore e del gruppo scale. Al primo piano interrato sono collocati 31 posti, mentre al meno due altri 35. Il collegamento verticale carrabile è stato realizzato con un'unica rampa, a doppio senso di circolazione scoperta, mentre quello pedonale mediante un blocco scale e ascensore. Particolare cura è stata posta nella sistemazione del piano di superficie: la vicinanza con le mura urbiche, con il torrente Cavarello, con le pendici del monte Ingino rendono infatti tale luogo particolarmente delicato. Due sono i temi che hanno ispirato le sistemazioni esterne: da una parte la citazione di un recinto che, come peraltro risulta dalle carte storiche, racchiudeva lo spazio di un ''orto erborato'', dall'altra la restituzione di uno spazio verde ben visibile dall'alto. Sono stati quindi realizzati dei parapetti in muratura intonacata, soprattutto di fronte le mura, e in ferro proprio per richiamare una recinzione oramai frammentata. Inoltre sono state posizionate coperture in acciaio con un andamento ondulato, più basse a sud e più alte verso il monte, ricoperte di verde per nascondere i posti auto, limitare l'impatto dall'alto e richiamare la memoria dell'orto storico.